[BOSCO] CURE EDAVE (1/1?) (ok) [EREBO]

EDAVE
00giovedì 19 febbraio 2015 00:16
TURNI: EDAVE, BLAZEN, HENZ - BOSCO OSCURO TANE

EDAVE (TANE BRANCO) Vaga in quella notte che eterna si ripete dentro la sua mente. Due occhi color del ghiaccio la puntano nelle tenebre di quello stordimento dal quale non riesce a riemergere. Corre inseguita da un lupo...da Gildor..enorme, imponente che la atterra. Nulla serve, nulla può contrastarlo, non servono parole, non servono grida, non serve scappare. Quegli occhi freddi come il >>
EDAVE ghiaccio la seguono ovunque, la rincorrono, la mordono. Le strappano le carni, le laceranol'anima. Si dimena stancamente su un letto fatto di foglie, nascosta nella tana di Gildor nel centro della radura. Il sangue continua ad uscire copioso dal braccio destro dilaniato, quasi strappato dal corpo, il veleno della bestia scorre nelle sue vene, gioca con la resistenza del suo corpo già indebolita>
EDAVE dal dono di Estas. Gildor stesso la ha portata li, la sua sacca con tutti i medicamenti e a terra, vicino a lei. Non è ancora uscita da quello stato di febbricitante e dolorosa agonia in cui versano la sua mente e il suo stesso corpo. Il calore, il calore la divora, è madida di sudore, sporca di sangue e fa fatica a respirare. Una enorme bestia, spaventosa, il suo peso addosso e lei era li >>
EDAVE sola e lui,...lui il vecchio amico la ha tradita...la ha uccisa..si lei è morta non lo sa ancora ma la sua mente attraversata da incubi sa di essere morta, di correre verso il Valhalla. Il cuore batte lentamente, debole e affaticato. Una pozza di sangue sotto il braccio destro. Foglie e sporco, marciume del bosco oscuro addosso, solo il suo mestiere le da una resistenza tale da non contrarre>>
EDAVE infezioni...ma lei non lo sa, nella sua mente, nei suoi incubi peggiori vede solo quelle enormi fauci che si spalancano, quella bava verdastra che le cola addosso e quei denti che strappano l'anima e provocano solo dolore. Maledetto Gildor perchè...?

BLAZEN [ Sentiero >>> Tane ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] E� la natura che lo reclama, dopo una luna di assenza lontano dal proprio branco, gli stivali neri tornano a calcare l�umido terriccio del bosco. Lo sguardo è torvo, racchiuso da folte ciglia nere che si socchiudono in modo sincrono ad un fumoso sospiro. E� un manto di grigiore etereo che avviluppa >>>
BLAZEN >>>i lineamenti, una serpe vomitata dalla calda brace delle pipa. La bastarda, assicurata alla schiena da una doppia cinghia di cuoio, stride all�interno del suo fodero oliato. Il lungo pugnale da caccia è riposto sulla coscia sinistra, mezza spanna dal ginocchio, in una posizione che non crea intralcio durante il passo. Il tempo è giusto e le promesse del capobranco vanno soppesate. >>>
BLAZEN >>>Non indossa nessun mantello, la camicia nera, strappata in tre punti, sembra mettere in mostra e non velare il corpo tatuato del licaone. Tutto sembra immobile, persino lo stridore dei legni che si piegano alla volontà del vento. Segue il sentiero familiare accompagnato dalla tenebra notturna, ogni passo sembra riconoscere quel luogo, tra le feritoie lasciate dagli alberi, rocce, buche >>>
BLAZEN >>>e sterpi � ciò che il branco chiama� casa. Si ferma al limitar della radura, uno sbuffo di fumo accompagna lo sguardo che saetta in direzione, prima della tana di Variniel e, solo dopo qualche secondo, verso quella di Gildor.

HENZ_ | Tane - H | Le lune per lui si susseguono, i giorni seguono una monotonia surreale per chi dell'azione e del moto fa la sua essenza. La depressione che gli alberga lo stritola, lo smorza, come se una mano dentro al plesso strizzasse lo stomaco, angosciandolo, tormentandolo, ma infondo è ancora vivo, è sfuggito alla morte, a quella lenta e dolorosa, a quella più letale ed implacabile, e >
HENZ_ questo infondo è ciò che più conta. La barba folta, stopposa, bionda, che gli arriva ben sotto il pomo d'adamo, tagliata male ed irregolarmente, di chi non bada troppo al sottile e per accorciarsela usa male una forbice o una lama. Da quella sua tana decide ora di riemergere, dopo giorni trascorsi al buio, lì dentro. Assicura la bastarda al fianco destro il Lycan, portandovi immediatamente la>>
HENZ_ mano destra sopra, con quel vezzo militare che si porta appresso da anni ormai. I capelli biondi, la cui frangia guarda all'indietro, permettono ai suoi occhi di ghiaccio di fissare l'apertura della sua porta. Nella mano sinistra una pergamena; o la missiva inviatagli da Gildor. Così stacca la mano dall'elsa e la porta a socchiudere la porta. Ed emerge. Raggiungerà presto la tana di Gildor, >>
HENZ_ non dista molto infondo dalla sua. Inizia a camminare, facendo muovere quella maglia vaporosa di sacco che nasconde la sua possente muscolatura di Lycan, e quei pantaloni altrettanto comodi fanno la medesima cosa con le sue gambe. Piano piano, senza fretta, perché se di fretta non è ha Edave, che non è cosciente e nemmeno si sbraccia, troppo debole forse per resistere a tutto questo, perché >>
HENZ_ dovrebbe averne lui, senza avere nemmeno la certezza che si salverà, lei, da tutto ciò?

EDAVE (tana di Gildor) Ancora quel vuoto endemico, quel vuoto spaventoso, qul vuoto in cui la sensazione di cadere è enorme, ancora quel dolore che dilania, che fa aprire le labbra, che lascia uscire un grido, incosciente, cosciente ma le sue labbra si spalancano e il grido forse è un debole lamento ma nella sua mente echeggia come un tuono che squarcia un velo nero. Gli occhi che si spalancano in>>
EDAVE quel buio proprio mentre un incubo vede le fauci del mannaro calarle addosso e strapparle la testa. Un sogno forse o una cruda realtà che subito il dolore porta a galla (resistenza -1 malus tocco). Un dolore lancinante. Cercherebbe di alzare il braccio sinistro per avvicinarlo al destro ma il dolore alle costole è pesante, toglie il respiro, una costola spinge su un polmone e ricade a terra il>>
EDAVE braccio. La testa che gira, la vista appannata mangiata da quella febbre che è il veleno stesso di Gildor ad averle trasmesso. Non si accorge di nulla, solo di quel dolore che ha addosso, ha sete, ha tanta sete e sente un male che mai, mai nella sua vita aveva provato. Gli occhi che a malapena restano aperti e che si volgono all'ingresso. Buio, buio pesto, la notte è senza luna, il bosco>>>
EDAVE grida e ripete il suo nome ma è solo una allucinazione. Non riesce ancora a pensare, sente solo un liquido bagnarle il fianco destro e con fatica cercherà, stringendo i denti di volgere la testa in quella direzione ma non vede nulla..nulla. Annichilita, ammutolita. Un altro lamento, la mente che cerca di farsi forza per essere più forte del ficisco (volontà 3). Un moto di fastidio assurdo>>
EDAVE misto ad un lamento *Maledetto* voce bassa, rauca, lacrime che scorrono sulle guance ma di rabbia per quel tradimento non meritato.

BLAZEN [Radura, tana Gildor ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] Quando il piede varca quell�invisibile confine che strangola la radura, tutto sembra cambiare. Una zaffata di ricordi diventa onda di piena. Attraverso il fumo, per quanto possibile, quel luogo sembra ancora più spettrale. La notte genera incubi e partorisce mostri, uno dei quali resta in piedi al limitar della radura. Osserva. >>>
BLAZEN >>>E� come un lupo che fiuta l�aria e si appropria dei segreti delle tenebre. Qualcuno sembra muoversi tra le tane, un bestione sembra fuoriuscire dall�ano della madre terra e aggirarsi con aria non proprio furtiva in direzione della tana di Gildor. Inspira profondamente, la brace nella pipa s�infiamma e sfrigola la sua protesta alla luna morente. Comincia a camminare verso la tana di Gildor, >>
BLAZEN >>>Inspira profondamente, la brace nella pipa s�infiamma e sfrigola la sua protesta alla luna morente. Comincia a camminare verso la tana di Gildor, il passo è lento, decisamente lento persino per uno come lui. E� come se si aspettasse un agguato, o forse, si sta solo ambientando nuovamente dopo una lunga assenza. Il braccio mancino si solleva e si proietta verso il viso, le dita >>>
BLAZEN >>>strusciano tra la lunga barba e risalgono lungo la nuca ad arruffare i capelli. Quando la abbassa, le dita cercano invano la sagoma della bottiglia di vino legata alla cintola. Qualche ora fa è stata spruzzata via liberando la vescica. Le labbra strette si schiudono e, questa volta, non per sbuffare l�acre vapore di morte, ma per emettere una sorta di rantolo, forse un accenno di canto >>>
BLAZEN >>>tribale. Segue Henz senza dire niente, non sembra nemmeno riconoscerlo nell�oscurità.

HENZ_ | Tane - H | Lentamente si è avviato e lentamente si avvicina alla tana di Gildor, fin quando davvero non si trova davanti alla sua porta. Sa cosa troverà oltre quel muro, all'interno di quella stanza, e già è nervoso per questo. Henz non dimentica, e davvero non ha voglia di salvare una donna tanto debole da non riuscire a cacciare un ''intruso'' da casa sua, figurarsi da resistere ad un >>
HENZ_ morso del Wendigoo. La mano destra va al pomello senza pensarci più di tanto, altrimenti girerebbe i tacchi. Apre stendendo in avanti il braccio, verso l'interno, la porta; non entra. Rimane lì, sull'uscio, a studiarsi un pò tutta quella scena del crimine. Lei a terra, riversa nel suo stesso dolore, ed intorno il vuoto. Da quanto è lì? Henz non dimentica, no, e se è vero che non la salverebbe>>
HENZ_ da un lato, dall'altro è altrettanto vero che lei avrebbe salvato lui. Ma Herzog con i se non ragiona. Fa un passo dentro la stanza, non chiude la porta, lo sguardo è fisso su di lei, sul suo viso del quale più di una volta si è invaghito e si è preso una cotta, prima di capire che l'amore e le smancerie davvero non fanno per il colosso della Foresta Nera. [ Edave... ] Parla a voce abbastanza>>
HENZ_ alta da farsi udire, non tanto da urlarle addosso. Quando le arriverà abbastanza vicino da sentire il suo odore selvatico e sporco si abbasserà, accucciandosi finché il suo pesante culone non toccherà i suoi talloni. Porta la mano destra sul polso della malcapitata, non è certo il suo lavoro stabilire quale sia la salute di un malcapitato, ma vuole sentire la frequenza del suo battito, >>
HENZ_ perché respira, sa che è viva. [ Sei in grado di rispondermi? ] Le chiede, per sapere se è cosciente, se è sveglia, per sapere dove ha dolore, perché è sicuro che stia soffrendo: Quella bestia del Wendigoo addosso ad una donna di questa modesta stazza può essere veramente devastante. La guarda attende che qualcosa faccia, attende una reazione.

EDAVE (tana gildor) E poi una voce, una voce che squarcia il silenzio, che penetra il velo del dolore, che supera per un attimo la sofferenza, la paura...*Gildor?..* mormorerebbe a bassa voce, la lingua che passa sulle labbra seccher, aride, la gola secca, chiusa, impolverata. Il dolore devastante. Ma poi un barlume nella mente, un barlume di luce sospinto dalla sua volontà, perchè è sempre la sua >>>
EDAVE mente la chiave di sopravvivenza della Rossa (volontò 3) che ora comincia ad essere cosciente, non solo di quel dolore lancinante che la sta distruggendo e che non la fa muovere ma anche del fluire delle energie che Estas ha attivato....nuovamente la lingua sulle labbra..ecco ha una via di fuga..il dono di Estas...ma poi *Henz?* e la sua voce sarebbe stupita, la testa si girerebbe a >>
EDAVE destra e a sinistra. Cercherebbe di puntellarsi sul gomito sinistro, non gira in alcun modo il busto, non lo può fare..non deve..*henz..coem mi hai trovata dove siamo...* stringerebbe i denti, un grido e un lamento di dolore, gli occhi che si sbarrano e si chiudono, muovendosi ha toccato il braccio destro *Mi mi serve la mia borsa......* lucida nonostante tutto *dove siamo??* non riesce a >>
EDAVE capire, non vede, vede solo due occhi azzurri nell'oscurità, li vede ovunque....anche dietro di lui ora *Attento* urlerebbe cercando di avvisarlo di un inesistente mostro alle sue spalle..il veleno di Gildor è in circolo e le allucinazioni sono talmente ampie da sembrarle reali sino in fondo. e lentamente cercherebbe di rimanere puntellata con il gomito sinistro. E' incredula..sa cosa è>>
EDAVE successo ma lo nega, lo nega a sè stessa.....

BLAZEN [Radura, tana Gildor ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] Quando Henz rallenta innanzi alla soglia della tana di Gildor, il passo rallenta e il capo viene ruotato verso sinistra, senza che però lo sguardo corra verso altra direzione. Sbuffa una vampata di fumo che si avvolge verso l�alto. Inspira e deglutisce serrando il beccuccio della pipa tra i denti. Lo sguardo sembra molto meno bonario, >>>
BLAZEN >>>nonostante l�effetto della pipa, è più freddo, carico di rabbia e dolore. Osserva la sagoma che ha innanzi e, solo dopo che la sua voce irrompe nella radura, riconosce Henz. Ma ciò che lo colpisce, non è la sua presenza nelle tane del branco, ma ciò che la sua voce eleva alla notte. Un leggero brivido gli percorre la schiena e risale fino alla nuca ed un sospiro quasi di sollievo >>>
BLAZEN >>>accompagna uno sbuffo verso la luna. La Madre non ha ancora deciso se prendersi Edave o donarle la sua furia. China il capo per poter superare l�architrave di quella porta improvvisata, la mole del licaone si infrange contro il buio che accoglie i presenti. Poggia la spalla sinistra contro lo stipite della porta ed osserva Edave stesa al suolo ed Henz che sembra cercare di sincerarsi >>>
BLAZEN >>>delle sue condizioni. Sembra stare bene, almeno per una che è stata morsa da un Krinos. � Edave �� la voce irrompe nella tana, profonda e graffiante, aromatizzata di vino e fumo�� non combattere ciò che ti scorre nelle vene�� fa una pausa e si avvicina ad Henz restando in piedi per poter osservare l�ospitaliera dall�alto � � è il dolore che provi che ti farà sopravvivere�e ti renderà una>>>
BLAZEN >>>di noi, un membro del branco � come me � . La voce sembra calare di colpo e lo sguardo scoccare in direzione di Henz�� dov�è Gildor? � il tono è secco, poco cordiale ma non carico di astio.

HENZ_ | Tana - H | La guarda, risponde, è sveglia, provata ma sveglia. Vuol dire già molto. [ Ora non ti serve altro che qualcuno che ti curi. ] Afferma con calma. Ha percepito nel silenzio, in questi ultimi istanti, una presenza dietro di sé. Quando questi parla Henz distende nuovamente le gambe. Lo riconosce adesso che parla e che lui è in piedi. Non lo saluta se non con un cenno del capo, >>
HENZ_ ed in questo stesso istante se ne va verso la porta, verso l'ingresso della tana, fermandosi proprio sull'uscio, con le spalle verso la tana, guardando fuori, quindi si abbassa i pantaloni e se lo tira fuori, iniziando a pisciare copiosamente. Nel frattempo risponde a Blazen: [ Non so dove sia adesso Gildor. ] Schietto, sintetico, quindi accenna un saltello ripetuto sul posto per scrollare. >>
HENZ_ [ Comunque tu Edave non farci troppo la bocca a riprenderti. Se ti adagiassi su questo pensiero moriresti. Lotta, che adesso ti porto al Sanitarium. Hai bisogno di cure... Che buffo, proprio tu che di solito dispensi salute e guarigione ora ne hai bisogno. ] Si accarezza la testa, poi se la gratta come se avesse dei parassiti sotto pelle da estinguere. [ Vuoi andare tu al posto mio? ] Chiede >>
HENZ_ a Blazen nel qual caso avesse particolarmente a cuore la salute di Edave. Ha riposto l'arnese al proprio posto da un poco e da qualche secondo è tornato all'interno della tana. Attende una risposta di Blazen sul da farsi. Guarda Edave. [ E tu stai ferma, non vorrai morire per un movimento sbagliato, credo... ] Un amorevole consiglio, seppur detto col solito tono grezzo che lo contraddistingue.

EDAVE (tana gildor) Non fosse per il dolore che ora la rompe in due e la fa ricadere a terra, non fosse per il male che le costole le provocano se osa solo girarsi troppo, non fosse per il lento dissanguamento a cui è sottoposta farebbe due cose la prima picchiare Henz che piscia e che poi si avvicina a lei con le mani sporche e poi saltare in braccio a Blazen..anche se le sue parole la confondono>>
EDAVE la impauriscono, la terrorizzano la fanno ridere e piangere nello stesso tempo...ma non ha tempo ora per capire, per capire il vero significato...lei come loro..lei come lui...lui è un mannaro..gildor...è l'alpha..o Santissimo Ippocrate...un lamento di dolore mentre la sua energia non controllata fuoriesce e si sentirebbe svenire..gli occhi che si ribaltano verso l'alto per un attimo >>
EDAVE il corpo che si squassa in un brivido, un filo di bava che esce dal lato sinistro della bocca (resistenza -1 tocco malus). Deve riprendersi, deve...loro non la possono alzare da li e lei glielo deve dire..non è stabile per andare al sanitarium..non ancora...ci lascerebbe le penne e di nuovo il suo corpo squassato nello svenimento dall'immagine del gigantesco Wendingo. Sarà palese anche ai due>>
EDAVE la pozza di sangue in cui è immersa, il braccio destro quasi staccato dal corpo appena sopra il gomito, i movimenti febbrili del petto che si alza e si abbassa ansante mentre la sua lotta interiore con il terrore contro il suo assalitore continua...la sua borsa è vicino a lei, alla sua destra la sua borsa di PRIMO SOCCORSO MEDICO, chissà se a quelle bestie verrà in mente ...

BLAZEN [Radura, tana Gildor ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] Osserva Henz in volto ed annuisce� � me ne occupo io � , mormora con voce rauca mentre tra le fauci si solleva uno sbuffo di fumo. L�attenzione abbandona il volto del fratello e si appoggia su quello di Edave, dall�alto della propria statura, sembra ancora più piccola a causa della sua sofferenza. Si accoscia accanto ad Edave in modo >>>
BLAZEN >>>che possa farsi vedere in volto senza che lei debba fare strani movimenti. � Non l�ho dimenticato � � tende la mano sinistra verso di lei palesando il bracciale ancorato al polso. � Hey �� cercherebbe di afferrarle la mano sana �� resta con me � devi dirmi cosa fare �. Quando la vede mancare, tenterebbe di poggiare la propria mano destra sul volto della femmina e, con potenza controllata,>>>
BLAZEN >>>di darle tre pacche sulla guancia per non farla svenire. � Dimmi cosa fare� , la voce non sembra per niente agitata, soltanto il rombo del cuore sembra ricordargli quanto tenga a lei. � Merda� , sbotta con un filo di voce �� dobbiamo fermare l�emorragia �� alza lo sguardo verso Henz , � togliti la cintura senza perdere i pantaloni�e stringi forte il suo braccio��Il tono è autorevole ma >>>
BLAZEN >>>ma non aggressivo, sembra stranamente tranquillo . Si guarda intorno come a cercare qualcosa che possa essere d�aiuto e s�imbatte nella borsa di Edave. Allunga il piede sinistro e schianta il ginocchio destro al suolo, con ambo le mani schiude la borsa e tra le varie ampolle, che sembrano potersi rompere al solo tocco, afferra ciò che sembra essere l�unica cosa resistente, un sacchetto. >>>
BLAZEN >>>Lo avvicina al viso e cerca di sciogliere con delicatezza il cordino, ma si accorge di averlo spezzato solo dopo che ha tentato di aprirlo per tre volte. Insinua il dito all�interno ed allarga la bocca del contenitore di pelle. Uno strano odore lo colpisce�� secondo te cos�è�una medicina�? �, si rivolge ad Henz come se l�avesse interrogato sui misteri dell�universo. Senza attendere >>>
BLAZEN >>>si avvicina al viso di Edave e porta il sacchetto innanzi ai suoi occhi�� questo può funzionare per farti stare meglio? � domanda mentre cerca di afferrarle di nuovo le guance tra le dita per poterle far sollevare la testa e guardare, a breve distanza, il contenuto del sacchetto.

HENZ_ | Tana - H | Osserva un attimo in maniera calma la scena che si crea, non ha la benchè minima conoscenza specialistica al riguardo, non sa che deve fare, addirittura Blazen sembra saperne più di lui. Decide di seguirlo, togliendo la cintola ed andando ad assicurarla forte alla base della ferita, stringendola in maniera forte in modo che il sangue fatichi a fuoriuscire. Quando viene >>
HENZ_ interrogato riguardo alla medicina: [ Ma si tu dagliela, tanto peggio di così non può stare. ] Non sa cosa sia, non ha la benchè minima idea di che effetto possa avere su Edave quella roba celata in un sacchetto. Essendosi accostato al braccio destro morso, decide di ascoltarne il battito sul polso, per sapere se il cuore irrora ancora di sangue l'arto in maniera totale. Il ginocchio destro >>
HENZ_ poggiatosi a terra, nella pozza si sporca in maniera immancabile di sangue; prima sembrava avere tutto il tempo del mondo, si è anche messo a pisciare, adesso improvvisamente sembrano avere fretta. Prima era euforico, felice, si permette il lusso di urinare lì, adesso depresso ed angosciato dal fatto che Edave potrebbe morire. Quanti cambiamenti, quanti stati d'animo. Lui esegue ciò che >>
HENZ_ dice visto che sembra saperne di più di lui, forse vivendo al fianco di Edave ha imparato qualcosa...

EDAVE (tana gildor) Vaga in quel nero profondo, vaga e la voce di Blazen la chiama da lontano ma lei sta scappanod, sta scappando dal mannaro che le sta dando la caccia, sta correndo a piedi nudi nel bosco, al buio, le vesti le si strappano sui rovi, sente il risucchio delle sabbie mobili di fianco a lei, scappa, corre, il cuore batte..eccome se batte così furioso che mentre henz mette la cinghia per>
EDAVE fermare l'emoraggia un fiotto di sangue uscirà da una arteria imbrattandolo..non sente nulal lei, sente solo che deve scappare, sa solo che deve..scappa, corre in quel buio, si sente bruciare, ogni singola parte del corpo brucia e la zampa del Krinos si allung..la ghermisce ma...incredibilmente Blazen ha trovato il sacchetto dei sali nella sacca e ficcandoglielo sotto il naso per farglielo>>
EDAVE vedere la ha involontariamente fatta respirare e ora gli occhi si spalancano, un ansito esce dalle labbra, un dolore profondo li dove la cinghia che ferma l'emoraggia stringe sulla ferita, sul morso (resistenza -1 malus tocco) *AHHH* griderebbe riavendosi del tutto e ora osservando Blazen negli occhi mentre lascia che la sua conoscenza medica rimerga *do..dovete dirmi quanto sangue sta uscendo*>
EDAVE non vede nulla in quel buio anche se lo sente scorrere...*de de descrivetemi le condizioni..so di avere le costole rotte.....* e lascerebbe che la sua conoscenza medica cali dentro di lei, si immergerebbe in sè stessa, prima per fermare il flusso di energie che sta fuoriuscendo copioso (volontà 3) e poi per cercare di capire cosa realmente abbia. Con fatica, facendosi aiutare da Blazen >>
EDAVE alzerebbe il braccio sinistro ed evitando di muovere il busto cercherebbe di allungarlo per cercare di toccare il braccio..o meglio ciò che resta del braccio. Le sue dita si immergerebbero nel sangue che ora scorre meno copioso, toccherebbero carne e tendini recisi, arriverebbero all'osso fratturato. Con fatica, con dolore, stringendo i denti. Cercherebbe di sposatre la mano sul petto, sul >>>
EDAVE costato, di capire quale delle costole sia rotta, se sia rotto lo sterno. Le sta costando tutto una fatica immensa e solo la sua forza di volontà che ora è alta argina il dono di Estas e anche il desiderio della sua mente di svenire e di andarsene. Una volta che si fosse analizzata come meglio può il braccio sinistro cadrebbe riverso sul ventre (percepire equilibrio 3, trattare ferite 3) >>
EDAVE mentr le labbra esangui si muoverebbero in un bisbilgio *Se.se mi alzate adesso mi uccidere, ho una costola rotta che preme sul polmone destro..ho perso quasi tutto il sangue ....c'è un flaconcino nella borsa, un vasetto piccolo..tappo bianco..ha una lacrima disegnata sopra...* e batterebe i denti mentre rifugirebbe lo sguardo di entrambi e volterebbe la testa a sinistra *Gildor..dove è..mi >>>
EDAVE ha attirato con una trappola..mi ha aggredito.....mi ha quasi ucciso perchè???* non capisce, n on vuole capire, nega le stesse parole che le ha detto blazen.

BLAZEN [Radura, tana Gildor ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] Nonostante la fiducia di Henz, non ha la minima idea di come intervenire. Ha subito la stessa ferita, ma ogni traccia di quel morso è scomparso durante la prima notte di Luna. � Edave � � mormora verso di lei come se sussurrasse all�abisso...� apri gli occhi e dimmi che devo fare � � . Solleva l�attenzione verso Henz�� se l�emorragia >>>
BLAZEN >>>non dovesse fermarsi, le amputerò il braccio e cercherò di cauterizzarlo�.� , si guarda intorno e poi sospira una boccata di fumo�� se ci fosse un fuoco nel raggio di un miglio �. Proprio mentre comincia a pensare a mille e più modi di staccarle il braccio, compreso quello di trasformarsi in Krinos, la sua voce lo riporta alla realtà dei fatti. � Ehy, hai perso troppo sangue, credo >>>
BLAZEN >>>che il tuo braccio per ora sia inutilizzabile� abbiamo stretto la ferita�ma non so più che fare �e a giudicare dalla sua faccia �� indica con un cenno del capo Henz, � nemmeno lui ha idea di cosa fare �. Sospira e cerca di riordinare i pensieri�� Se sei stata caricata da Gildor, di sicuro hai un braccio spezzato e la metà superiore del corpo messa male, forse le gambe sono intatte, non >>>
BLAZEN >>>non sembrano rotte�ma non credo tu possa muoverti�o possa essere trasportata con facilità al sanitarium..� . Solo ora si accorge di essere in apprensione e per calmarsi, segue le movenze della femmina che sembra fare il punto della situazione da sola. Alle sue parole scatta di nuovo verso la borsa e comincia a cercare l�ampolla descritta da Edave �� ti ha donato l�onore di far parte >>>
BLAZEN >>del branco�ma avrebbe dovuto assisterti� dopo averti ridotta in fin di vita� bastardo �. Aggiunge estraendo il flaconcino con la lacrima. Lo porta alle labbra e ne estrae il tappo con i denti� � tieni ��avvicina il flacone alle labbra della femmina e tenta di sollevarle la testa leggermente per poterle facilitare l�assunzione della medicina.

HENZ_ | Tana - H | Quando il sangue gli schizza addosso fa una smorfia, non di schifo, ma di dispiacere. [ Merda lo dico io adesso, mi hai tutto sporcato... ] Stona quest'affermazione così superficiale con lo stato di apprensione elevata di Blazen. Lo guarda a lungo mentre si rialza, mentre lei lo guida all'interno di quella sua borsa, nella quale a Blazen forse entra a malapena una mano. >>
HENZ_ Poi lui critica l'operato di Gildor. [ Cosa siamo, delle infermiere? Se dovesse morire te la prenderai con lui? Ha lasciato le cose al suo corso, ha lasciato che la madre guidasse il suo percorso, ed ha mandato me qui. ] Afferma schietto, deciso, come a non lasciare altro spazio a lamentele, come a concentrare le proprie forze su Edave. [ E smettila di lamentarti ed essere ansioso, >>
HENZ_ così non faremo altro che peggiorare le cose. Al massimo troveremo una tavola abbastanza grossa e robusta da sorreggerla e con cautela la trasporteremo sdraiata al sanitarium... ] In tutto questo non ignora Edave che può certamente aiutarli, quindi farà sempre costante attenzione a quello che lei avrà da dire. Guarda Blazen, assicurandosi che si stia calmando, perché il suo intento è quello >>
HENZ_ di farlo ragionare, cercando di donargli comprensione e affinità con quello sguardo, chiedendogli implicitamente, come in un ringhio, di non delirare, di non dubitare e di non dire ciò che pensa adesso in preda al panico di poter perdere Edave, sempre che questa sia la sua paura.

EDAVE (tana gildor) *Non sono ancora morta* mormorerebbe piano in riposta ai due mentre stringe i denti, il dolore è feroce *Togli la cinghia Henz* ordinerebbe decisa mentre Blazen rovista nella borsa e torna con la boccetta *Si chiama lacrima di Linfa* mormorerebbe in preda ad una fissa mentre è convinta di vedere gli occhi di Gildor che la fissano animaleschi nel buio, di sentire il >>
EDAVE riinghio gutturale uscirgli dalle fauci come poco prima che la atterrasse. Lei e Dodaiux hanno preparato le dosi di quel medicamento con attenzione, pronte per il pronto soccorso, mai avrebbe pensato di usarla su sè stessa ma ora un conato di rabbia le sale alla testa, una rabbia che mai aveva provato prima, non ha tempo e nememno voglia di parlare, il veleno la sta modificando radicalmente>>
EDAVE e farà di lei ciò che deve *Qua nessuno non strappa un cavolo a nessuno* la sua voce ora sarebbe un ringhio sollevando la testa per accogliere fra le labbra la boccetta e ingurgitarne il contenuto. Tutto fino all'ultima goccia e incredibilmente i due mannari vedranno una luce verdognola levarsi dalle sue labbra e diffondersi lungo il suo corpo. Sentiranno lo stesso rumore che producono>>
EDAVE le loro ossa durante la trasformazione ma sono ossa che si rinsaldano, che si spostano, Il viso di Edave sarà contratto, dolorante mentre il processo della Panakea ha inizio, devastante, violento. Solo la sua mente argina la sua capacità di automedicarsi con il tocco guaritore (volontà 3) e anche se il dolore è assurdo rimarrà sveglia, deve controllare. La luce verdognola si sposta ora >>>
EDAVE sul braccio destro e sotto gli occhi di Blazen e Henz si compirà ciò che nessun medicamento di quelle terre può compiere se non quello che lei e gli ospitalieri custodiscono in gran segreto. Il primo a ricostruirsi pezzo su pezzo sarà l'osso, si riformerà completamente e perfettamente, vedranno le vene e le arterie crescere, cercarsi e trovars rinsaldarsi tra loro, vedranno i nervi >>>
EDAVE ricompattarsi e i muscoli ritrovare la loro natura, la loro forma, la pelle riscrescere. Tutto sotto il loro sguardo, tutto come avviene durante la rigenerazione di un mannaro ma è opera di scienza ancora e per ora...il volto livido, il braccio sinistro che stringerà la terra mentre sul volto il dolore si farà sempre più grande. (LACRIMA DI LINFA 1 DOSE USATA)

BLAZEN [Radura, tana Gildor ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] Solleva lo sguardo verso Henz, glaciale, vuoto di alcuna emozione �� lei non è come noi bastardi � è un pilastro portante della città e conosce più cose di quanto io e te potremmo mai imparare in dieci vite � poteva prendersi cura di lei e non abbandonarla qui�se poi ha sperato che ti cadesse l�uccello per poterti far diventare >>>
BLAZEN >>>un�infermiera, non lo so...� . Riporta lo sguardo su Edave e manca in pieno la descrizione dell�intruglio medicamentoso. Quando vede sparire il liquido nella gola della femmina, accarezza il suo corpo con uno sguardo stranito. Non capisce cosa stia succedendo e il suono di ossa che si riplasmano sembrano preannunciare, forse, una trasformazione prematura. Quando vede la carne ricompattarsi >>
BLAZEN >>>,un ghigno soddisfatto compare sul volto�� Visto !? � , solleverebbe il braccio sinistro per poter donare una sonora pacca alla spalla di Henz� � per questo ti dicevo che non è come noi ! � . Stringe la pipa tra i denti e trattiene a forza un sorriso. Una tela di piccole rughette compare intorno agli occhi e un sospiro di sollievo gli gonfia il petto abbandonandolo in una nube di fumo. >>>
BLAZEN >>>. � Come ti senti? � , domanda all�ospitaliera lasciandosi cadere sulle terga proprio accanto a lei.

HENZ_ | Tana - H | Esegue ciò che Edave gli dice, slaccia la cintola dal suo braccio, e se la rinfila nei pantaloni. Guarda Blazen, senza il minimo cenno di sfida. [ Visto che non è come noi smetti di fare l'infermiera. Tra l'altro ti riesce bene. ] Allude. Rimane comunque sbalordito quando Edave beve quella roba, e quel prodigio viene compiuto sul suo corpo. La bocca rimane schiusa per qualche >>
HENZ_ secondo, sbalordito. Poi umetta le labbra, e rinsavisce. [ Ha avuto ragione Gildor se lei non è come noi. Sei tu che hai dubitato di lui, io non ho dubitato nessuno, ne di lui, ne di lei... ] Indica Edave. Non replica la domanda che fa Blazen, ma attende la risposta di Edave, nonostante non gli interessi, perché la risposta è inutile, può anche stare bene ma comunque non è detto che >>
HENZ_ sopravviva, così come non è detto che muoia. [ Evidentemente tutti ti vogliono nel branco. Vedi di non morire. Il Wendigoo mi ha chiesto di starti vicino per spiegarti tutto, per portarti alla luce dei fatti. E per parlare di alcune cose che riguardano me e te. ] Serio, ma non pesante. Congiunge le mani all'altezza del plesso solare, le strofina tra loro, quindi la sinistra va a rovistare >>
HENZ_ nell'ampia tasca del pantalone, estrae la pipa, mette il beccuccio tra le labbra nonostante sia spenta. La tiene spenta, è tutto un vizio, un rituale, Henz. Tace. Osserva, ascolta.

EDAVE utilizza [Volontà 3]: 6 + 60 = 66 su 75 (Prova fallita)
EDAVE (tana Gildor) Il dolore per la ricrescita è veramente estremo, sente le parole di entrambi, le ascolta, mentre lentamente il dolore sparisce, se ne va. cercherebbe di tenere la mente attenta, di concentrarsi, di non sentire che tutto il dolore che ha addosso la sta massacrando anche ora che il fisico è stato guarito dalle sue ferite. Non riesce, l'onda di energia che deve trattenere mista >>
EDAVE al dolore della rigenerazione grazie alla panakea (resistenza -1 malus tocco) mandano in tilt anche la sua ferrea volontà indomabile, Riesce solo a sollevare la mano per sfiorare Blazen pria di svenire e di ricadere in quell'incubo in cui Gildor la rincorre, un ululato lontano di lupo che chiama mentre ora vede anche Henz e Blazen correre al fianco di Gildor, correre nella loro forma umana>>
EDAVE non li immagina Krinos, l'unico che abbia mai visto è Gildor..nessuno di loro lo ferma..nessuno di loro impedisce che lui la morda..nessuno...e poi spalancherebbe di nuovo gli occhi, quello svenimento cosciente, quella temperatura così alta che sembra avere la febbre a 41° *Parleremo di tutto...ma ora...portatemi a casa* la voce che tremola, ha bisogno del sanitarium, ha bisogno di >>>
EDAVE Dodaiux e di Aranyl, di Tyana..della sua famiglia anche se si sente in qualche modo legata anche a loro..incredibilmente anche a Henz come se fosse entrato a pieno titolo nella sua vita....il legame con Blazen non è paragonabile a quello con nessuno, è indissolubile e ora ancora di più *ti ho aspettato henz...ma tu mi hai insultato..ma io ti ho perdonato..fratello..* le sfuggirebbe dalle labbra>
EDAVE scivolando ancora nell'oblio e riemergendo in un continuo incubo che pare non avere fine *Ho sete...ma sto bene....ma....portatemi da Dodaiux*.

BLAZEN [Radura, tana Gildor ] [ Bosco Oscuro ] [ Forma Homid ] Solleva il capo verso l�alto ed ascolta i discorsi di Henz senza controbattere, è concentrato su tutt�altro al momento. Poggia le mani a terra ed osserva la parte superiore della tana che sembra poter crollare da un momento all�altro. Quando la vede di nuovo provata, appoggia il ginocchio mancino a terra e, tenta di portare ambo >>>
BLAZEN >>le mani sotto il suo corpo. La destra sfilerebbe dietro le sue spalle, la sinistra dietro le ginocchia e, tendendo i muscoli del torace, tenterebbe di issarsi in piedi in tutta la propria mole e sollevare di peso, il leggero corpo di Edave. [ Potenza +3 ]. Se lei non dovesse opporre resistenza, si volterebbe verso Henz, � Se vuoi accompagnarci�prendi le sue cose � andiamo al sanitarium �. >>>
BLAZEN >>>Senza dire nient�altro, sicuro della collaborazione di Henz, si avvia verso l�esterno sorreggendo tra le braccia il corpo dell�ospitaliera. � Perdona il mio ritardo �, le dirà senza guardarla in volto, concentrato sul passo che lo condurrà verso il sanitarium.

HENZ_ | Tana > Esterno - H | Rimane immobile, sporco di quel sangue di cui avrebbe voluto sporcarsi ma per ben altro motivo. Inspira, espira, tende i muscoli per stiracchiarsi solo ora dopo quel lungo letargo a cui è stato sottoposto. Un moto di euforia, di quelli che scaldano le budella si fa spazio tra le budella, incendiandone il corpo, colorendo il viso che immancabile si tende in >>
HENZ_ un'espressione simpatica e distesa. Dura poco, si stronca e crepa su quel viso quella sorta di sorriso quando sente dirsi che è suo fratello, che lo ha perdonato. Lui non perdona, non la perdona nemmeno adesso che è stesa, che decide di aiutarla contro il suo volere, non la perdona neanche adesso che gli viene chiesto di farlo. E non vuole essere perdonato perché non è lei a dover perdonare, >>
HENZ_ non secondo lui. [ Vi raggiungo subito. ] Va verso la borsa e le poche cose sparse di Edave, raccoglie due pelli da quelle di gildor, un serbatoietto che riempie d'acqua ed una pezza. Non è esperto e non è premuroso, è semplicemente quello che lei avrebbe fatto a parti invertite. Tace, quindi si incammina verso il sanitarium. La notte è lunga per i sognatori, per chi vede il futuro roseo per >>
HENZ_ fortuna, per chi sogna incubi purtroppo... Henz non dormirà, non stanotte, forse neanche Blazen.
GDR END

COMMENTO E RIASSUNTO DOMANI
EDAVE
00giovedì 19 febbraio 2015 09:46
RIASSUNTO

A seguito di QUESTA GIOCATA Edave è ferita dopo l'attacco di Gildor. Il mannaro la ha portata alle tane del branco e la ha lasciata nella sua tana senza darle alcuna cura. Si è solo premurato di avvisare Henz che da lungo tempo vive in completa solitudine qui.
Henz è ancora in preda ai sintomi post cura unicornite ed è instabile, un misto tra euforia e depressione. Nel mentre dal bosco, inconsapevole della situazione arriva Blazen, Henz si avvicina alla tana di Gildor dove Edave giace svenuta (nella giocata precedente era stato giocato un solo turno di stordimento post morso e quindi gli altri due residui sono stati giocati ora). Incredibilmente il lycan, nonostante i dissidi che vi sono con la Rossa, si premura di capire quali siano le sue condizioni. Blazen giungendo è ben più preoccupato anche se ringrazia la Dea Luna per non aver ancora preso Edave che lotta ora per sopravvivere e diventare un mannaro alla prossima luna piena. Fra svenimenti, dolore e incubi Edave in qualche modo riesce a capire quale sia la sua condizione. La borsa medica era con lei quando è stata aggredita e Gildor la ha messa al suo fianco, non riesce da sola e sarà Blazen a cercare ciò che lei gli dice. L'ospitaliera è vecchia di mestiere e si rende conto che nessuno dei presenti sarebbe in grado di salvarla e ricorre quindi al rimedio ultimo, la Lacrima di Linfa, il preparato della panakea. Il magico medicamento funziona, si trova avvolta in una luce verdognola mentre ossa, muscoli, tendini e pelle si ricostruiscono. E' comunque stremata (malus tocco resistenza -1) e chiede di essere portata al sanitarium. Deve combattere non solo la febbre legata al morso e al veleno della bestia ma anche la lotta personale per arginare le sue energie a seguito del tocco di Estas.

APPROVAZIONE
- Edave usa una dose di LACRIMA DI LINFA (scalare da scheda)
- Il braccio destro di Edave è completamente guarito così come le costole rotte
- Edave sa che Gildor la ha scelta e che ora, con la prossima luna piena farà parte del Branco
- Edave sa che Henz è un mannaro
- Edave è stata portata al sanitarium
- Blazen e Henz sanno che è "figlia" del morso del Wendingo

CHIEDO
Completa guarigione del pg e ripristino punteggi
Non servono più due cure e due riposi visto l'uso del medicamento alla panakea
Permarrà come da responso:

SUBITO DOPO IL MORSO:

Avverte la necessità di minimizzare quanto le è accaduto per timore che il lupo torni 'a finire l'opera'
Si sentirà in qualche modo 'legata al branco'

Avrà febbre altissima - non da infezione- e temperatura corporea alta sopra la media,
inoltre il suo appetito sarà incrementato e così la sua smania nel bere, in particolar modo alcolici.
In generale avrà appetiti voraci.

. Inizierà a perdere leggermente interesse verso l'arte e la conversazione spicciola (ossia quella priva di skill diplomazia e simili, che non riguardi argomenti importanti)

. Si sentirà spesso arrabbiata e avrà scatti d'ira ingiustificati, o poco motivati

. Il suo ego sarà dapprima annichilito dalla vicenda per poi man mano sentirsi più orgogliosa,per essere scampata al cruento atto di violenza.

IMPRONTA DEL LUPO DECADE:
Nessun mannaro sarà più in grado man mano di sentirla 'appartenente a Blazen'
Tutti i mannari sentono il Veleno della Bestia, comunque, in circolo dentro di lei.

-STATURA, PESO, MASSA (e peluria [SM=g27824] ): INVARIATI fino a metamorfosi


Durante la notte, quando sentirà gli ululati dei lupi in lontananza proverà una sorta di Nostalgia, un senso di languore latente.

Inizierà a risentire di avversione per magia e sacro.
I cavalli non saranno più docili alla sua mano e proveranno fastidio (per ora) - invalidata skill cavalcare.



Grazie [SM=g27828]
Ambrosya0
00martedì 24 febbraio 2015 20:06
Ottima sintesi.

RIPRISTINO PUNTEGGI, PG GUARITO, PERMANE LO STATO DI MANNARIZZAZIONE IN CORSO.

I punteggi che Edave recupera sulla forza fisica persa a causa dei 'canali aperti' del tocco guaritore sono attualmente ristabiliti, non è detto permangano tali, dipenderà dalle giocate stesse e da come viene gestito.

Edave non è ancora mannaro al cento per cento, quindi non sa riconoscere fratelli di razza e simili, inoltre sentirà di dover tenere un certo riserbo, sia perchè la darebbero per pazza alcuni, sia perchè avverte già il senso del branco.

BUON GIOCO!
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