Amazzonia in pericolo

Il Congresso Brasiliano ha approvato un nuovo codice forestale, che riduce enormemente la tutela della foresta a favore dei grandi propietari terrieri e dei trafficanti di legname.
Nonostante i ripetuti appelli degli ecologisti di tutto il mondo, la camera e il senato hanno varato questo provvedimento, che consentirà anche di archiviare le indagini sulle uccisioni degli attivisti che si battevano per la salvaguardia del polmone verde della Terra.
Questo provvedimento criminale è stato presentato alla camera da Aldo Rebelo del Partito comunista, uno sporco traditore, una carogna schifosa venduta ai latifondisti.
Il futuro dell'Amazzonia è in mano alla Presidente Dilma Roussef, che potrebbe porre il veto a questo provvedimento assurdo.
Un sondaggio dimostra che quasi l'80% dei brasiliani è contro la distruzione della foresta, si stanno raccogliendo un milione e mezzo di firme per fermare il disastro.
Mentre da noi ci scorniamo su stupidaggini come la potatura degli alberi o sull'estetica delle pale eoliche il mondo rischia di perdere il suo polmone, nella totale indifferenza.