Re: Re:
Mi spieghi la differenza? Gesù era un Ebreo. Israele era la nazione eletta di Dio, fino a quel momento. I Samaritani, i Sadducei ed i Farisei erano tutti Ebrei, dunque parte di quella nazione, discendenti di Abraamo, ma dicevano che gli altri sbagliavano (in realtà i Samaritani non erano Giudei, per questo esclusi in principio dalla predicazione cristiana). Gesù predicò a queste persone.
Mi pare una situazione analoga alla vostra.
Vi definite cristiani, chiese discendenti dalla successione apostolica, ma avete delle divergenze di opinione profonde.
La fede cristiana immaginatela come un albero, la radice ed il fusto sono la verità che ho espresso nel reply precedente ed accomuna ogni cristiano.
Le differenze sono relative alle parti più distali e quindi relativamente non profonde.
Il termine "conversione" per noi porta a tale verità radicale.
Noi siamo già tutti "convertiti" in questo senso, cioè abbiamo accolto questa grazia della fede in questa verità.
Mi pare che l'invito alla samaritana al pozzo fosse un tentativo di convertirla al cristianesimo... Ma forse il motivo delle nostre differenti opinioni è ciò che significa accogliere la "grazia" (suona meglio "immeritata benignità"). Infatti, "(Romani 10:14-15) 14 Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? 15 Come, a loro volta, predicheranno se non sono stati mandati? Come è scritto: “Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!”"
Le persone, per convertirsi, devono perlomeno conoscere la "grazia" di Dio, sennò, come fanno?
Forse però mi sono espresso male io, nel contesto. Infatti con "cercava di convertire" intendo toccare il cuore per indurre alla conversione, non che andasse in giro puntando la spada. Suona meglio così?
Comunque la cosa non cambia, Gesù aveva molto da insegnare e desiderava che la gente cambiasse modo di agire (vedi il giovane ricco).
Si, suona meglio così.
Gesù, in quell'episodio, non cerca di convincere razionalmente...
Si prepara la strada per presentarsi come ciò di cui ha veramente "sete" la Samaritana.
Si proclama per ciò che lei aspettava, il Messia, ed appena le ha detto "Sono io..", non aggiunge più niente ma la lascia alla sua libertà.
Spesso voi e molte volte anche noi (e a suo tempo San Paolo all'aeropago), siamo tentati di convincere la gente come se la fede la potessimo creare noi nelle persone.
Ma chi crea la fede è Dio. Noi non possiamo fare altro che annunciarne le verità fondamentali (con la delicatezza con la quale lo ha fatto Gesù con la samaritana) e pregare per riceverla e perchè gli altri la ricevano.
Abbiamo iniziato martedì un corso di teologia per i catechisti degli adolescenti e degli adulti e, partendo proprio da questo brano, abbiamo guardato a come Gesù fa catechesi alla samaritana.
Questo è proprio l'apoteosi delle catechesi.
Non mi pare che tutti gli appartenenti a queste chiese siano d'accordo.
Beh, si, anche perchè chi non riconosce questa verità non è considerato cristiano:
www.oikoumene.org/
Preghiamo tutti per questa... davvero!
Preghiamo per la vostra conversione.
In tutto ciò, Mau, mi sfugge la tua posizione sull'uniatismo, si stava parlando di uniatismo no?
In altre parole, preghiamo per l'unità -ma intanto ti mando un bel vescovo uniate a far proseliti in una terra già cristiana- oppure preghiamo per l'unità e speriamo che la curia modifichi il suo modo di fare "ecumenismo"?
Sicuramente la seconda.
Ciao
Mauri