Il lavoro onesto? Sempre più un'utopia.

Tidus forever
00martedì 10 maggio 2005 21:32
Sono scoppiato, ma per dignità
Oggi ho dato l'addio al lavoro. Non ce la facevo più. Non per pigrizia o stanchezza, ma perchè non mi piace essere preso per il culo. Ho una dignità e, sebbene in Italia c'è chi dice che esiste una tutela del lavoratore, ricordo anche che esiste sempre lo sfruttamento. Ricordate il topic "Scelte"? Bene...l'ho fatta.
Il motivo? Molto semplice. Per mia scelta ho fatto un periodo di prova, oramai sforato (sono quasi tre mesi, anzichè i due che avevo richiesto), per una ditta che non ha NESSUN lavoratore dipendente ma tutti collaboratori (il che vuol dire aprirsi una partita IVA, avere un commercialista ed arrangiarsi per i contributi). Sin dall'inizio, nell'ormai lontano fine febbraio, fui chiarissimo: o lavoratore dipendente (non sono un venditore che vive di provvigioni) o non se ne faceva nulla. Mi dissero che non c'era problema e proposi il periodo di prova. Ho lavorato mezza giornata, sgobbando, per la modica cifra di 500 euro, stabilendo che per le otto ore (che poi si sono rivelate essere 9.30 e in taluni casi 10) avremmo raggiunto un accordo: io tiravo al rialzo, loro al ribasso, finchè non fosse spuntata una via di mezzo. Tenete presente che per mole di lavoro (che poi vi dirò) avevo stabilito inizialmente sui 1.300 euro netti, tenendo sempre valida l'assunzione a busta paga. Oggi ho parlato con uno dei titolari ed avevo stabilito quanto segue: 1.200 euro netti, tanto venire loro incontro. Oggi pomeriggio vado nell'altro negozio e chiedo all'impiegata se le era stato riferito l'importo pattuito. Mi mostra un foglietto con su scritto 1.050 - 1.100 e lì mi girano le balle. Attendo il titolare (dalle 18 alle 19.00) e gli espongo il problema: mi parla che nessuno è a busta paga ed io gli rispondo che questo la sapevo già e che gli accordi iniziali erano ben noti, altrimenti non avrei mai iniziato. Mi dice che hanno collaboratori perchè "psicologicamente" per loro è meglio: si impegnano di più (?????) e mi propone 1.000 euro netti + le spese, ma come collaboratore (??????). A quel punto lo saluto e vado via, dicendo "tanti saluti e baci"; lui se ne sta zitto e mentre me ne sto andando mi chiama, come per dire altre cose; io mi giro, sempre camminando e gli agito l'indice con un perentorio "no! no!". Vado a casa, mi chiama al cellulare e mi dice che domani ne riparliamo: mossa sbagliata, perchè la decisione era già presa e gli dico sul muso tutto quello che mi rodeva, con ardore ma senza offendere. La discussione finisce lì. Domani andrò al lavoro, sistemerò le ultime faccende e poi tanti saluti. Possono promettermi mari e monti, scusarsi ecc..., ma per gente che non capisce un cazzo e che vive sulle pelle degli altri io ho solo calci nei denti.

E veniamo al lavoro che svolgevo:

- sveglia alle 06:45 ed arrivo (a mie spese) dopo 10 km in negozio, pronto per le 08:00.
- scarico merce o carico merce (venerdì, tutto il giorno, abbiamo caricato, in due, in un container 10 cucine e abbiamo fatto le 12:30), per poi riattaccare quel giornmo alle 13:30 e scaricare 11 cucine (finito alle 17). Finalmente, sfinito, mi metto in ufficio e mi vengono a rompere le balle perchè un elettrodomestico è "scomparso" e nessuno ne sapeva nulla (in realtà era destinato al mio vecchio datore di lavoro ed era in magazzino da due settimane); mi dicono che questo non deve più accadere: notare che il tempo per fare il responsabile, quando si sfacchina come muli, non c'è! Se non l'ho mandato a fare in culo è solo perchè anni di lavoro mi hanno insegnato a starmene zitto, anche in presenza di palesi stronzate.
- sistemazione del negozio (sposta qui un armadio, sposta là poltrone e divani, carica e scarica dal magazzino e portalo di sopra, attacca i prezzi, codifica, senti i venditori, rispondi alle telefonate anche quando sei al cesso, controlla i montatori, segna le ore, segna cosa non va, ordina i pezzi mancanti, ordina la merce ai fornitori, imballa la merce venduta, riscuoti i soldi, consegna ai clienti che ritirano la merce e carica in macchina o nel furgone, sistema i cartoni ed i nylons, sistema i contratti criptici dei venditori e portali una volta alla settimana dall'altra parte della città per inserirli al pc che non c'è mai stato in negozio, compera a tue spese cancelleria e fatti dare il rimborso un mese dopo che forse te lo danno, stabilisci le consegne prioritarie, incazzati con chi ti porta la merce verso mezzogiorno, scarica e carica, scarica e carica e chi più ne ha più ne metta)
- chiusura del negozio (il pomeriggio avrei dovuto fare dalle 14:30 alle 18:30) verso le 19 e spesso verso le 19:30.

Questo è solo un resoconto standard: in mezzo ci sono tante vaccate da terzo mondo. Ti credo che il Nord-Est vota Berlusconi: fare i soldi sulla pelle degli altri e contro la dignità umana non fa per me. Ho accettato tutto, anche di fare l'animale da soma, lo scaricatore, sempre nella più completa disponibilità; ma se questo è il mondo del lavoro, dove si è sfruttati fino al midollo e si passa per fessi, meglio stare a casa e occupare il tempo per trovarne un altro.
Credetemi: chi mi conosce sa quanto la mia pazienza sia infinita. Se sono arrivato a questa decisione è perchè sono scoppiato per dignità.

[SM=x520499]
Guapix
00martedì 10 maggio 2005 21:58
Sai quanta gente c'è che lavora a questo modo?tu hai forse la fortuna di poter scegliere perchè non hai una famiglia da mantenere.
Tidus forever
00martedì 10 maggio 2005 22:12
Re:

Scritto da: Guapix 10/05/2005 21.58
Sai quanta gente c'è che lavora a questo modo?tu hai forse la fortuna di poter scegliere perchè non hai una famiglia da mantenere.



E' vero. Non ho una famiglia da mantenere e proprio per questo, finchè posso, non mi farò calpestare. Ho l'appoggio di mio padre, che a suo tempo si fece un culo grande una casa, piena di rinunce e umiliazioni, per far studiare sette figli e dar loro un'opportunità dignitosa di vita. In virtù di quelle sue e nostre privazioni, affinchè non siano state inutili, ho la pretesa, a 42 anni, dopo varie esperienze, di non mandare tutto a puttane. Lo pretendo. Per me, per mio padre.

[SM=x520499]
Petgirl
00martedì 10 maggio 2005 23:02
"...Mi dice che hanno collaboratori perchè "psicologicamente" per loro è meglio: si impegnano di più ..."
Ecco, a chi la pensa così auguro un fuoco di S.Antonio costante, emorroidi come se piovesse e coliche renali bisettimanali, per tutta la vita[SM=x520570]
Hai fatto bene a mandarli a quel paese, peccato che il prezzo da pagare sia troppo alto[SM=x520489]
[SM=x520557]
DoctorStrange
00martedì 10 maggio 2005 23:43
Grossa solidarieta' ad Andrea, e profonda comprensione.
Il gesto che hai fatto tu oggi l'ho fatto pure io un paio di volte, e da sposato, tra l'altro.
Si sta zitti, si assorbe, si tira avanti, ma di fronte a certe cose quando la misura è colma è colma. Anche a costo di fare un "salto nel buio", perche' prima serve salvaguardare il rispetto verso se stessi. Rispetto che nel mondo del lavoro odierno rischia di essere triturato inconsapevolmente e nostro malgrado giorno dopo giorno, a furia di ingoiare. Cosi' non va bene. Si lavora per vivere, non per perdere la stima di se'.

Sembrano discorsi da pancia piena, o potrebbero sembrarlo ad alcuni, ma non lo sono.




maured
00mercoledì 11 maggio 2005 07:34
caro Andrea, hai tutta la mia comprensione e la mia solidarietà. Le tue vicissitudini mi ricordano tristi esperienze che ho fatto anch'io molti anni fa, condite di un bel caso di mobbing che mi stava portando alla disperazione che ti voglio raccontare. Ero assunta in un'industria di produzione di granito ad Olbia con contratto formazione lavoro, entrando alle 08.30 e andandomene via ogni santo giorno non prima delle 22.30. Dopodiché mi hanno chiesto di arrivare al più tardi alle 07.30 perchè il presidente a quell'ora era "creativo" e dovevamo organizzare la produzione (ero stata assunta come assistente del bastardo con ipotesi - chimerica, si è visto più tardi - di diventare direttore commerciale del gruppo). in più hanno preteso il sabato mattina - ovviamente non previsto inizialmente - che si è trasformato in un'uscita non prima delle 15.00 ogni volta. infine hanno smesso di pagarmi gli straordinari perchè "non ero brava", non ero all'altezza... sono scappata prendendo il primo lavoro che ho trovato per mantenermi poiché non ho più i genitori da tempo: 5 lunghi mesi in reception in un albergo, in cui il proprietario mi obbligava a pulire, a passare l'aspirapolvere esibendomi ai suoi amici dicendo: "avete visto? questa ragazza è laureata ma passa l'aspirapolvere!!!" e simili amenità.
Andrea, io credo che tu abbia fatto bene. Arriva un momento in cui sottomettersi ancora significa arrivare sotto il livello di dignità umana. Mi spiace, ed è triste, che tu debba incominciare ancora una volta a cercare qualcosa di decente... ma è meglio così...
[NB: Qualche anno fa l'imprenditore rampante di Olbia è stranamente fallito mettendo sul lastrico diverse centinaia di famiglie. Un'impiegata commercialista, ai tempi della mia assunzione, aveva notato movimenti strani di capitali, e sospettava che venissero trasferiti altrove...]
pholas
00mercoledì 11 maggio 2005 08:43
Caro Andrea hai fatto bene e sono felice che puoi permetterti di fare quello che hai fatto.
Forse un giorno troverò il coraggio di farlo anch'io.
Per ora e per l'ennesima volta sono le 8 e 30 del mattino e me ne vado a dormire. Un giorno tutto questo finirà.

Nord est - nord ovest - sud ....tutti nella stessa merda. [SM=x520491]
Tidus forever
00mercoledì 11 maggio 2005 10:03
Re:

Scritto da: maured 11/05/2005 7.34
caro Andrea, hai tutta la mia comprensione e la mia solidarietà. ...............

[NB: Qualche anno fa l'imprenditore rampante di Olbia è stranamente fallito mettendo sul lastrico diverse centinaia di famiglie. Un'impiegata commercialista, ai tempi della mia assunzione, aveva notato movimenti strani di capitali, e sospettava che venissero trasferiti altrove...]



Capisco come tu ti sia sentita quando passavi l'aspirapolvere e sentivi quei commenti. L'ho provato anch'io, ad un colloquio: tre ditte dove lavoravo, come dipendente amministrativo, chiusero l'attività per problemi economici, l'ultima addirittura per bancarotta. Mi sono sentito dire, testuali parole, "ma dove va lei tutti chiudono", come se la colpa fosse mia o per quale sfiga aurea mi porti appresso.
L'ultimo lavoro, quello della bancarotta, trovai la forza di lasciarlo dopo un anno e mezzo e prendevo un ricco stipendio: non mi andava la gestione e subii anche mobbing da parte di una testa di cazzo (che poi riuscì nell'impresa di mandare in rovina tutto, assolutamente incapace sotto il profilo umano e gestionale; era il braccio destro del titolare). La scelta fu dura, ma per me felice: gli ex dipendenti avanzano milioni di liquidazione e c'è un processo penale in corso; il titolare è uccel di bosco, per quanto ne so, ed era un incapace in balìa della sua sfolgorante ambizione (possedeva un macchinone extralusso, la S8, quando aveva i debiti da colmare).

[SM=x520499]
Tidus forever
00mercoledì 11 maggio 2005 10:21
Re:

Scritto da: Petgirl 10/05/2005 23.02

Hai fatto bene a mandarli a quel paese, peccato che il prezzo da pagare sia troppo alto[SM=x520489]
[SM=x520557]



Stamattina, come volevasi dimostrare, mi hanno offerto di continuare alle mie condizioni. Peccato che mi abbiano ribadito una cosa: tot in busta e tot "fuori", per arrivare sempre a quella cifra. Immaginate il casino (e l'eventuale fiducia) per conteggi come 13^ e 14^, ferie arretrate, permessi, senza contare i contributi ecc.. Perchè dovrei lavorare a determinate condizioni, quando da qualche parte (e sono molti, state tranquilli) qualcuno percepisce il "giusto" e tutto secondo la legge? Chi me lo fa fare? Perchè devo calare le brache ed essere sfruttato? Pensate un pò: mi hanno dato in precedenza "500 euro per mezza giornata a titolo di rimborso spese"(testuali parole), poi secondo la loro logica per un intero mese avrei preso 1.000...E il lavoro non si paga? O devo fare "pari"? Tralascio ulteriori disquisizioni e commenti, salvo solo riferire che mi è stato detto "effettivamente hai fatto cose che non dovevi fare". Bene...una volta mi feci il culo per portare avanti l'amministrazione, causa malattia (broncopolmonite) della mia collega di ufficio che rimase a casa quasi due mesi; il titolare, vista la difficoltà in cui mi dibattevo, mi donò, di sua spontanea volontà, fuori busta una integrazione a titolo di risarcimento: lavoravo per due e quel gesto l'apprezzai, anche se non richiesto. La differenza è tutta qui: c'è chi ti sfrutta, ben sapendo che le cose le sai fare, anche quelle non richieste ma "dovute", e chi ti apprezza e cerca di tenersi i collaboratori meritevoli. Fose sono di un altro pianeta, forse i tempi sono cambiati, forse le persone sono cambiate: ciò che non cambierà mai sono i diritti dei lavoratori, perchè i doveri li conosciamo tutti.

[SM=x520499]
Petgirl
00mercoledì 11 maggio 2005 10:25
Re: Re:

Scritto da: Tidus forever 11/05/2005 10.03
"ma dove va lei tutti chiudono"



Su questo avrei parecchio da dire[SM=x520486]
Infatti non trovo più lavoro perchè secondo me si è sparsa la voce[SM=x520491]
[SM=x520569]

Tidus forever
00mercoledì 11 maggio 2005 10:31
Re:

Scritto da: DoctorStrange 10/05/2005 23.43

Si sta zitti, si assorbe, si tira avanti, ma di fronte a certe cose quando la misura è colma è colma. Anche a costo di fare un "salto nel buio", perche' prima serve salvaguardare il rispetto verso se stessi. Rispetto che nel mondo del lavoro odierno rischia di essere triturato inconsapevolmente e nostro malgrado giorno dopo giorno, a furia di ingoiare. Cosi' non va bene. Si lavora per vivere, non per perdere la stima di se'.

Sembrano discorsi da pancia piena, o potrebbero sembrarlo ad alcuni, ma non lo sono.







[SM=x520497] Mia madre diceva: "meglio l'uovo oggi che la gallina domani". Sostalzialmente sono d'accordo, a patto che l'uovo non sia marcio.

[SM=x520499]
Tidus forever
00mercoledì 11 maggio 2005 10:32
Re:

Scritto da: pholas 11/05/2005 8.43
Caro Andrea hai fatto bene e sono felice che puoi permetterti di fare quello che hai fatto.
Forse un giorno troverò il coraggio di farlo anch'io.
Per ora e per l'ennesima volta sono le 8 e 30 del mattino e me ne vado a dormire. Un giorno tutto questo finirà.




Quel giorno stapperò la bottiglia insieme a te [SM=x520556] [SM=x520558]
Petgirl
00mercoledì 11 maggio 2005 10:41
tot in busta e tot "fuori" lo presi anch'io nel 1994 in una grossa (allora, oggi non so) e importante azienda italiana di Lainate. Ci lavorai per quattro mesi dopo esser stata messa in mobilità da una grossissima multinazionale Japanise.
Tutti gli impiegati e gli operai dell'azienda di Lainate prendevano regolarmente e da anni una busta paga al minimo sindacale e di conseguenza al minimo di tutto (cazzi loro quando andranno in pensione!) e la differenza pattuita A VOCE col padrone la prendevano in contanti.
Ovviamente il padrone era viziato e coccolato da tutti non perchè lo stimassero, anzi tutto il contrario, ma per "paura" di rappresaglie economiche.
Gli avrei fatto volentieri una vertenza ma ero sicura che se avessi chiamato a testimoniare dei colleghi nessuno avrebbe raccontato la verità.

E' vero che in caso di necessità si accetta tutto, l'ho fatto e lo farò anch'io. Solo che non abbasserò mai la guardia e non smetterò mai di cercare un lavoro decente, così come farò il possibile per evidenziare chi opera in questa maniera.
Si da il caso che insieme ad altri colleghi stiamo facendo causa alla nostra ultima azienda, quella che ci ha lasciati a casa per l'ennesima volta...[SM=x520502]
Tidus forever
00mercoledì 11 maggio 2005 10:49
Re:

Scritto da: Petgirl 11/05/2005 10.41

Si da il caso che insieme ad altri colleghi stiamo facendo causa alla nostra ultima azienda, quella che ci ha lasciati a casa per l'ennesima volta...[SM=x520502]



Bella questa Italia che lavora. Una parte arricchisce (che gira col macchinone in pelle, anzi...con la pelle dei lavoratori), una parte sta nella merda. Una volta ero pieno di entusiasmo: il lavoro, che occupa gran parte della giornata e quindi della vita, avrebbe dovuto realizzarmi. Poi scoprii che che non erano rose e fiori, ma almeno portavo a casa uno stipendio. Infine ho scoperto che è meglio andare in Africa e fare il missionario.

[SM=x520499]
Petgirl
00mercoledì 11 maggio 2005 11:14
Di aziende che mi/ci hanno lasciato a casa ne ho sommate TRE in ventotto anni di lavoro. Nell'ultima ci metto pure due anni di mobbing, anzi per essere precisi di mobbing strategico.
La cosa per me peggiore in assoluto è stata quella di dover ricominciare ogni volta da ZERO, come se gli anni precedenti e un curriculum che si andava via via arricchendo non contasse una beata mazza. Purtroppo una persona senza lavoro ha un potere contrattuale nullo e chi fa i colloqui lo sa bene.
Significa ripartire con mansioni di basso profilo sulla carta e conseguente stipendio raso terra ma di fatto con peso e responsabilità equivalenti all'esperienza e anche di più. Solo che non conti più una sega e devi dimostrare ogni giorno di "meritare" la sedia dove poggi le chiappe. Tutto questo alla faccia dei contratti di lavoro, degli obblighi e dei rapporti interni alle aziende.
Per quello che mi riguarda ce n'è abbastanza per scendere in piazza con un mitra[SM=x520570]

[Modificato da Petgirl 11/05/2005 11.19]

elluas59
00mercoledì 11 maggio 2005 16:12
Avete completamente ragione.
Anche io ho impiegato quasi 18 anni per trovare un lavoro fisso.
E' una cosa vergognosa ciò che sta accadendo ma quello che ti fa più rabbia è l'atteggiamento (le parole, i gesti,i fatti) di chi ci governa.
Parlano di un altro paese?[SM=x520504]
Cioè ci fanno o ci sono? Io propendo per la seconda ipotesi[SM=x520514]
maured
00mercoledì 11 maggio 2005 17:01
però quando non si tratta di figli parenti amanti etc. loro sproloquiano della c.d. flessibilità del lavoratore con cui hanno fregato tutti coloro che percepiscono un reddito normale da dipendenti o da autonomi (collaboratori, cococo e quant'altro)...
Tidus forever
00giovedì 12 maggio 2005 12:56
Mi è appena arrivata una telefonata, l'ennesima, ma non prevista. Alle 15:30 appuntamento con i titolari della ditta: tutto in "regola", in busta paga, alle mie condizioni, ed anche un extra. Non vi nascondo che le palle girate le ho sempre: se cedevo, me lo beccavo nel culo. Ho detto le mie ragioni, ho resistito: cos'è cambiato? Semplicemente il fatto che so fare il mio lavoro. Per adesso accetto, ma alla prima occasione, quando capiterà, saluterò tutti.

[SM=x520499]
coccolino +
00giovedì 12 maggio 2005 13:36
Re:

Scritto da: Tidus forever 12/05/2005 12.56
Mi è appena arrivata una telefonata, l'ennesima, ma non prevista. Alle 15:30 appuntamento con i titolari della ditta: tutto in "regola", in busta paga, alle mie condizioni, ed anche un extra. Non vi nascondo che le palle girate le ho sempre: se cedevo, me lo beccavo nel culo. Ho detto le mie ragioni, ho resistito: cos'è cambiato? Semplicemente il fatto che so fare il mio lavoro. Per adesso accetto, ma alla prima occasione, quando capiterà, saluterò tutti.

[SM=x520499]


[SM=x520565] Rallegramenti!
Dai che questa è una buona notizia!
Poi, tanto, per mandarli a quel paese hai tutto il tempo che vuoi!
[SM=x520497] <--- manina stile P70
Tidus forever
00giovedì 12 maggio 2005 13:49
Re: Re:

Scritto da: coccolino + 12/05/2005 13.36

[SM=x520565] Rallegramenti!
Dai che questa è una buona notizia!
Poi, tanto, per mandarli a quel paese hai tutto il tempo che vuoi!
[SM=x520497] <--- manina stile P70



Ho una grande rabbia dentro e non è detto che la vertenza finisca bene: sarò chiarissimo, irremovibile, compreso il fatto che per fare il responsabile di un negozio di una certa grandezza ci vuole sì spirito di sacrificio, ma il tempo materiale per poterlo fare. Quindi lo scaricatore di porto lo facciano altri: se è per dare una mano, è un conto, se invece l'eccezione diventa la regola, tanti saluti.

[SM=x520499]
principenero717
00giovedì 12 maggio 2005 14:30
Ottimo andre !
In bocca al lupo.
Sei stato in gamba, comunque vada a finire !![SM=x520497]
Petgirl
00giovedì 12 maggio 2005 16:45
Re:

Scritto da: Tidus forever 12/05/2005 12.56
Mi è appena arrivata una telefonata, l'ennesima, ma non prevista. Alle 15:30 appuntamento con i titolari della ditta: tutto in "regola", in busta paga, alle mie condizioni, ed anche un extra. Non vi nascondo che le palle girate le ho sempre: se cedevo, me lo beccavo nel culo. Ho detto le mie ragioni, ho resistito: cos'è cambiato? Semplicemente il fatto che so fare il mio lavoro. Per adesso accetto, ma alla prima occasione, quando capiterà, saluterò tutti.

[SM=x520499]



Mmmmh... Occhio[SM=x520501]

Guapix
00giovedì 12 maggio 2005 16:59
Re: Re: Re:

Scritto da: Tidus forever 12/05/2005 13.49


Ho una grande rabbia dentro e non è detto che la vertenza finisca bene: sarò chiarissimo, irremovibile, compreso il fatto che per fare il responsabile di un negozio di una certa grandezza ci vuole sì spirito di sacrificio, ma il tempo materiale per poterlo fare. Quindi lo scaricatore di porto lo facciano altri: se è per dare una mano, è un conto, se invece l'eccezione diventa la regola, tanti saluti.

[SM=x520499]



Bravo!fatti sentire [SM=x520555] [SM=x520556]
Tidus forever
00giovedì 12 maggio 2005 18:32
Eccomi qui, ancora una volta, a parlare di lavoro. Immagino che più di qualcuno si domanderà: "com'è finita?". La risposta secca è: "li ho piantati in asso". Ma andiamo con ordine, tanto per cercare di chiarire le motivazioni della mia sacrosanta scelta.
Alle 15:40 (giusto per farli aspettare, alla faccia loro) mi presento in negozio e sono accolto da un venditore (ha circa 65 anni): mi dice che ha sentito la mia mancanza e mi porta dal titolare (sono due: padre e figlio); davanti al "vecchio" dice testuali parole: "Questo "ragazzo" è un tipo in gamba. Da solo lavora per due. Con lui mi trovo bene. Voglio che resti. Trattalo bene". Sembra una sviolinata, ma poi vengo a sapere che anche l'altro venditore mi aveva appoggiato. Entro in ufficio e trovo anche l'altro titolare, il figlio. Apriti cielo! Non sa nulla della mia "convocazione" (decisione paterna) e freddamente risponde che già avevamo chiuso la vertenza. A quel punto dico: "Sentite, sono stato chiamato qui per una proposta. Non accetto di essere trattato come un imbecille. Non fatemi incazzare. Sono venuto da Vicenza su vostra proposta e adesso scopro che non ne avevate parlato tra voi". Mantenendo la calma, il padre mi ripropone l'offerta, ma il figlio non ci "sente": 13^ e 14^ sono un impedimento (troppi soldi) e secondo lui la colpa della "vertenza" è da attribuirsi al 50%. A quel punto, sempre mantenendo la calma, gli dico che la colpa è soltanto loro, altro che storie! Gli dico che un lavoratore deve essere pagato il giusto, affinchè non vada a casa con un fegato spappolato e la mattina possa lavorare con la necessaria lucidità. Gli dico anche che ho fatto il lavoro di due persone, ribadendo il concetto di quello che han detto i venditori: "Loro sanno quello che ho fatto. Se mi hanno spomsorizzato un motivo ci sarà". Il padre, quello con cui ho avuto da ridire due sere prima, è il più disposto a ricucire, mentre il figlio parla di numeri. In tutta questa "vertenza", una vocina mi diceva dentro: "NO! NO! NO!" ed alla fine rinuncio alla loro offerta: il figlio mi ha dato una impressione altamente negativa e tutti i miei guai economici sono sempre partiti da lui. Alla fine riesco perfino a far litigare padre e figlio [SM=x520505]
C'è una cosa che dovete sapere ed è importante: con il figlio, ieri mattina, eravamo rimasti d'accordo che avrei avuto la "busta" di Aprile e questi 10 gg. di Maggio; me l'avrebbe data sabato. Bene...la busta era già lì sul tavolo, conto i soldi e trovo 1.100 euro anzichè i famosi 1.200 come da accordi: glielo faccio notare e mi dicono che ho ragione. Ora ragioniamo insieme: tutte queste belle parole per poi prenderlo ancora una volta in culo? Le persone si giudicano dai fatti e le loro sono state soltanto parole: tenete presente che avanzo da due mesi 54 euro di spese ufficio (che più volte ho ricordato) e per le quali non ho mai visto il rimborso (hanno buttato via gli scontrini [SM=x520504]). Continuiamo col ragionamento: il fatto che la busta fosse già lì, solo per Aprile, era segno evidente che credevano che avrei accettato di restare. Peccato che ancora una volta i conti non tornassero e che la "vocina" mi aveva già suggerito di dire "NO!". Ora mi toccherà aspettare un mese per entrare in possesso delle rimanenti spettanze. La mia impressione è che è stata una "manfrina" tra padre e figlio, costruita ad arte per salvare la faccia. Alla fine ho salutato i venditori ed uno di loro mi ha detto fuori dal negozio: "Andrea, io ho lavorato per altri due negozi e non ho mai visto un simile casino, anche solo per avere una carta. Per me non dureranno. Il figlio è un fighetto che studierà pure università (scienza delle comunicazioni) ma di lavoro non sa un cazzo. Buona fortuna"

Eccomi qui, dunque: parole, parole, parole.....e la prova definitiva della loro paraculaggine è quella famosa busta. Altre parole non servono.

[SM=x520499]
maured
00giovedì 12 maggio 2005 22:45
bravo. hai fatto bene. che se ne vadano a cagare tutti e due.
[SM=x520497] [SM=x520499]
PS: ascoltala sempre, quella vocina... ha ragione lei...
[SM=g27838]
Tidus forever
00giovedì 12 maggio 2005 23:26
Re:

Scritto da: maured 12/05/2005 22.45
bravo. hai fatto bene. che se ne vadano a cagare tutti e due.
[SM=x520497] [SM=x520499]
PS: ascoltala sempre, quella vocina... ha ragione lei...
[SM=g27838]



Se l'avessi ascoltata tanto tempo fa, forse la mia storia sarebbe stata diversa. [SM=x520497]

[SM=x520499]
principenero717
00venerdì 13 maggio 2005 00:18
[SM=x520497] [SM=x520497]
focaone
00venerdì 13 maggio 2005 09:01
Leggo solo oggi la disavventura di Andrea e devo dire che ha tutta la mia solidarietà. Purtroppo queste schifezze capitano dappertutto e il mobbing è una realtà planetaria. Mi amoglie ha avuto un problema del genere e ha fatto esattamente quello che ha fatto Andrea: li ha mollati con bel vaffanculo finale. Dopo neanche 2 mesi ha già ripreso a lavorare in una nuova dotta e a condizioni salariali migliori. Sarà lo stesso per Andrea.[SM=x520497] [SM=x520499]
Petgirl
00venerdì 13 maggio 2005 10:17
L'ideale sarebbe che Andrea facesse una bella vertenza, però economicamente non conviene perchè è stato lì troppo poco tempo.
Insomma, è stata una esperienza del cavolo[SM=x520489]
Una cosa però farei: scriverei per bene la mia storia e la manderei a mezzo mondo. Nessuna utilità personale ma può essere un punto di riferimento per altri bistrattati.
Casomai vi fosse sfuggito, è ora di ricominciare a fare un pò di casino.
[SM=x520570]
Guapix
00venerdì 13 maggio 2005 11:45
Hai fatto bene a mandarli a quel paese [SM=x520497]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com