Sono scoppiato, ma per dignità
Oggi ho dato l'addio al lavoro. Non ce la facevo più. Non per pigrizia o stanchezza, ma perchè non mi piace essere preso per il culo. Ho una dignità e, sebbene in Italia c'è chi dice che esiste una tutela del lavoratore, ricordo anche che esiste sempre lo sfruttamento. Ricordate il topic "Scelte"? Bene...l'ho fatta.
Il motivo? Molto semplice. Per mia scelta ho fatto un periodo di prova, oramai sforato (sono quasi tre mesi, anzichè i due che avevo richiesto), per una ditta che non ha NESSUN lavoratore dipendente ma tutti collaboratori (il che vuol dire aprirsi una partita IVA, avere un commercialista ed arrangiarsi per i contributi). Sin dall'inizio, nell'ormai lontano fine febbraio, fui chiarissimo: o lavoratore dipendente (non sono un venditore che vive di provvigioni) o non se ne faceva nulla. Mi dissero che non c'era problema e proposi il periodo di prova. Ho lavorato mezza giornata, sgobbando, per la modica cifra di 500 euro, stabilendo che per le otto ore (che poi si sono rivelate essere 9.30 e in taluni casi 10) avremmo raggiunto un accordo: io tiravo al rialzo, loro al ribasso, finchè non fosse spuntata una via di mezzo. Tenete presente che per mole di lavoro (che poi vi dirò) avevo stabilito inizialmente sui 1.300 euro netti, tenendo sempre valida l'assunzione a busta paga. Oggi ho parlato con uno dei titolari ed avevo stabilito quanto segue: 1.200 euro netti, tanto venire loro incontro. Oggi pomeriggio vado nell'altro negozio e chiedo all'impiegata se le era stato riferito l'importo pattuito. Mi mostra un foglietto con su scritto 1.050 - 1.100 e lì mi girano le balle. Attendo il titolare (dalle 18 alle 19.00) e gli espongo il problema: mi parla che nessuno è a busta paga ed io gli rispondo che questo la sapevo già e che gli accordi iniziali erano ben noti, altrimenti non avrei mai iniziato. Mi dice che hanno collaboratori perchè "psicologicamente" per loro è meglio: si impegnano di più (?????) e mi propone 1.000 euro netti + le spese, ma come collaboratore (??????). A quel punto lo saluto e vado via, dicendo "tanti saluti e baci"; lui se ne sta zitto e mentre me ne sto andando mi chiama, come per dire altre cose; io mi giro, sempre camminando e gli agito l'indice con un perentorio "no! no!". Vado a casa, mi chiama al cellulare e mi dice che domani ne riparliamo: mossa sbagliata, perchè la decisione era già presa e gli dico sul muso tutto quello che mi rodeva, con ardore ma senza offendere. La discussione finisce lì. Domani andrò al lavoro, sistemerò le ultime faccende e poi tanti saluti. Possono promettermi mari e monti, scusarsi ecc..., ma per gente che non capisce un cazzo e che vive sulle pelle degli altri io ho solo calci nei denti.
E veniamo al lavoro che svolgevo:
- sveglia alle 06:45 ed arrivo (a mie spese) dopo 10 km in negozio, pronto per le 08:00.
- scarico merce o carico merce (venerdì, tutto il giorno, abbiamo caricato, in due, in un container 10 cucine e abbiamo fatto le 12:30), per poi riattaccare quel giornmo alle 13:30 e scaricare 11 cucine (finito alle 17). Finalmente, sfinito, mi metto in ufficio e mi vengono a rompere le balle perchè un elettrodomestico è "scomparso" e nessuno ne sapeva nulla (in realtà era destinato al mio vecchio datore di lavoro ed era in magazzino da due settimane); mi dicono che questo non deve più accadere: notare che il tempo per fare il responsabile, quando si sfacchina come muli, non c'è! Se non l'ho mandato a fare in culo è solo perchè anni di lavoro mi hanno insegnato a starmene zitto, anche in presenza di palesi stronzate.
- sistemazione del negozio (sposta qui un armadio, sposta là poltrone e divani, carica e scarica dal magazzino e portalo di sopra, attacca i prezzi, codifica, senti i venditori, rispondi alle telefonate anche quando sei al cesso, controlla i montatori, segna le ore, segna cosa non va, ordina i pezzi mancanti, ordina la merce ai fornitori, imballa la merce venduta, riscuoti i soldi, consegna ai clienti che ritirano la merce e carica in macchina o nel furgone, sistema i cartoni ed i nylons, sistema i contratti criptici dei venditori e portali una volta alla settimana dall'altra parte della città per inserirli al pc che non c'è mai stato in negozio, compera a tue spese cancelleria e fatti dare il rimborso un mese dopo che forse te lo danno, stabilisci le consegne prioritarie, incazzati con chi ti porta la merce verso mezzogiorno, scarica e carica, scarica e carica e chi più ne ha più ne metta)
- chiusura del negozio (il pomeriggio avrei dovuto fare dalle 14:30 alle 18:30) verso le 19 e spesso verso le 19:30.
Questo è solo un resoconto standard: in mezzo ci sono tante vaccate da terzo mondo. Ti credo che il Nord-Est vota Berlusconi: fare i soldi sulla pelle degli altri e contro la dignità umana non fa per me. Ho accettato tutto, anche di fare l'animale da soma, lo scaricatore, sempre nella più completa disponibilità; ma se questo è il mondo del lavoro, dove si è sfruttati fino al midollo e si passa per fessi, meglio stare a casa e occupare il tempo per trovarne un altro.
Credetemi: chi mi conosce sa quanto la mia pazienza sia infinita. Se sono arrivato a questa decisione è perchè sono scoppiato per dignità.