SCOOTERONI TUNING

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Ste 106XN
00giovedì 23 dicembre 2004 14:30
SCOOTERONI TUNING

Aprilia Leonardo 150

Il leonardista
Il Leonardo Club Italia è un’importante realtà, icona di una grande passione per lo scooter di Noale. Special ha provato il Leonardo GP, di Alessandro Meridiani,“grande capo” dei Leonardisti…

Se c’è una cosa che non manca ad Alessandro, è certamente l’amore per il suo scooter Leonardo. La passione è stata talmente folgorante, da creare una vera e propria struttura “dedicata” al veicolo Aprilia, il cui nome non lascia alcun dubbio sulla “forza” del pensiero di Alessandro… Da semplice idea ad un Club importante a livello internazionale, che ha ottenuto tanti riconoscimenti in giro per il mondo. Sto parlando del Leonardo Club Italia, concentrato di seguaci del mitico scooter di Noale, veicolo sportivo che prende vita da un concetto che unisce il mondo della moto a quello dello scooter. Ricordo che quando venne presentato, fu lo stesso Ivano Beggio a sottolinearne l’innovazione, non tanto commerciale quanto di idea evoluta applicata alla ruota da 12”. Oggi Alessandro è il Presidente del Leonardo Club Italia, la cui base operativa ha sede a Ravenna. Ovviamente il primo cittadino del “mondo Leonardo” (visitate il sito e vi renderete conto delle dimensioni operative del club), non poteva che avere tra le mani il “pezzo” più particolare del lotto… A dirvi la verità, quando io ed il nostro Ermanno lo abbiamo visto, ci siamo guardati con una punta d’invidia; questo per via della cura del veicolo, ma soprattutto dell’estrema originalità del Leonardo GP, ricco di contenuti tecnici ed estetico/funzionali.
Alessandro ha percorso 91.000 km in sella al suo “Leo” e, come lui stesso dichiara, “è stato il miglior compagno che potessi desiderare, sempre pronto a seguirmi in mille avventure…” Chiaro il concetto?
Cinque anni di lavorazione, oltre sette milioni investiti e tante, tante ore di officina sono il risultato di ciò che vedete in queste pagine, uno scooter “special” davvero!
L’estetica, curata dallo stesso Alessandro, vanta la sostituzione del frontale con quello del modello 2001; la verniciatura è tricolore mentre molti componenti (come le parti DPM Race) sono “prelevati” dai cataloghi moto; inoltre non può passare inosservato lo scarico, caratterizzato dal doppio terminale sovrapposto, realizzato dalla MC Racing di Ezio Pironi. Ovviamente il “pezzo” è unico.
Addentrandoci sotto le plastiche del Leonardo GP, scopriamo altri particolari interessanti tra cui l’elaborazione del monocilindrico Rotax da 150 cc. La testa di serie è stata lavorata così come il pistone e le sedi valvole (in questo caso la configurazione tecnica prevede un’architettura “quattrovalvole”) mentre alleggerimenti importanti si sono operati sull’albero motore. L’albero a camme standard è stato sostituito con il più performante Daytona, quest’ultimo ulteriormente “trattato”. Non da meno gli interventi sulla trasmissione; il variatore originale ha lasciato posto a quello Bettella (anche la molla è di identica fattura e vanta uno speciale cuscinetto tra molla e piattello puleggia) opportunamente tarato per l’uso sportivo. Si è reso inoltre necessario il montaggio di un radiatore maggiorato, che respira grazie a nuove griglie in alluminio, sistemate nelle paratie sottostanti la scocca. L’impianto frenante vanta un disco Malossi flottante da 250 mm, “frenato” da una pinza Braking (ricavata dal pieno) a quattro pistoncini; l’unità posteriore si avvale della presenza del disco Braking “Wave” mentre tutte le tubazioni sono di tipo aeronautico Fren Tubo, dotate di “connessioni” in ergal.
E dopo motore ed impianto frenante, è la volta della ciclistica, la cui ottima base di partenza ha richiesto la sola sostituzione delle sospensioni, (questo per adeguare lo scooter ad una guida più aggressiva) senza quindi intervenire sul telaio. La forcella è Paioli con steli da 36 mm con regolazioni in compressione, estensione; dietro lavorano una coppia di ammortizzatori Bitubo, anch’essi “full” regolabili. Un ulteriore affinamento globale nella taratura, è stato messo a punto da Zack Suspension di Luca Zangheri. Altri piccoli ma importanti particolari utilizzati, sono il montaggio dell’interruttore lampeggio (lo stesso del modello 250), la plafoniera Hella in alluminio/vetro sotto la sella e l’attacco 12 V.

Arriviamo in pista presto, ma Alessandro e Alex Pazienza sono arrivati da un bel pezzo; con loro il Leonardo GP, tirato a lucido come una moto da gara prima del via… Mi piace il clima di “immediatezza” che si crea tra tutti noi, uniti dalla stessa voglia di passione racing. Alessandro mi racconta che lo stesso Troy Corser avrebbe voluto acquistare questo “pezzo esclusivo”, ma Alessandro ha risposto sempre con lo stesso, inequivocabile no! Mi dice che il suo “Leo” lo hanno guidato in due: Marco Melandri ed il citato Corser; mi fa capire, senza girarci troppo intorno, che siamo i terzi che poggiano il loro “fondoschiena” sul suo scooter… E’ vero, è molto geloso della sua creatura, ma credo che abbia ragione visti i costi di allestimento ed il legame affettivo.
Alessandro si infila la tuta e percorre qualche breve giro di pista, tanto per “pulire” le coperture, le fantastiche Michelin Bopper… Poi è il mio turno ed anch’io percorro cautamente qualche tour del Circuito delle Mole, sede dei nostri test Supermotard; da subito avverto la sensazione di un veicolo ben piantato a terra, merito certamente delle coperture, ma soprattutto degli interventi sulla ciclistica. Mi fermo al box per un piccolo “ritocco” al set-up globale (freno di uno click la forcella ed i due ammortizzatori posteriori Bitubo) e parto, questa volta con un passo più aggressivo.
Il motore, nonostante le modifiche, mantiene l’ottima progressività del “cuore” di serie; certo la cubatura è “scarsa” per avvertire una spinta grintosa, ma l’ottimo bilanciamento della trasmissione consente di uscire dalle curve con quel pizzico di malizia in più.
Lo scooter è particolarmente stabile in inserimento curva, situazione dove si avverte, in modo marcato, il buon funzionamento dell’idraulica; a centro invece, si evidenzia una leggera propensione a “cadere” all’interno della curva stessa, probabilmente imputabile all’usura del cuscinetto di sterzo. Si può scendere in piega velocemente alla fine del rettilineo, la confidenza è massima mentre in uscita occorre spostare leggermente il peso del corpo sull’anteriore e questo per dare maggiore “impronta” alla linea da seguire.
Ottimo il comportamento dell’impianto frenante anteriore; la potenza del disco da 250 mm è particolarmente modulabile, grazie alla “generosità” del comando oltre all’efficacia della pinza Braking a quattro pistoncini. Il rallentamento è sempre progressivo ed anche dopo parecchie staccate “forzate” la risposta è sempre al top. Un po’ meno grintoso il comportamento dell’unità posteriore, a causa delle guarnizioni di attrito appena montate che, comunque, non mi hanno entusiasmato per forza frenante e resistenza alle sollecitazioni termiche.
Poi è la volta del nostro Ermanno, alias Ermax, che stupisce tutti! “Non avevo mai visto fare cose simili con uno scooter”, queste le parole del Presidente del Leonardo Club Italia che, tra ansia e preoccupazione, ha vissuto “momenti critici” a bordo pista… in preda al panico per il suo Leopardo GP.
Anche Ermax ha riscontrato le stesse e positive sensazioni di affidabilità globale; Leonardo GP si guida facilmente, e tutti gli interventi sono serviti a migliorarne il comportamento dinamico anche sotto pressione.

Pro
• Stabilità in inserimento
• Ottimo feeling di guida

Contro
• Scarsa efficacia freno posteriore
• Usura cuscinetto di sterzo

Scheda tecnica Leonardo GP
Configurazione tecnica monocilindrico 4 tempi
Distribuzione 4 valvole con albero a camme Daytona
Alesaggio x corsa 62 x 50 mm
Cilindrata 150,95 c.c.
Potenza e Coppia nd
Rapporto di compressione nd
Alimentazione carburatore Mikuni BS 26
Raffreddamento a liquido
Lubrificazione carter umido con pompa meccanica a lobi
Accensione elettronica
Frizione centrifuga
Cambio automatico con variatore Bettella
Avviamento elettrico
Telaio monotrave anteriore con doppia culla posteriore sovrapposta
Interasse 1323 mm
Sospensione anteriore forcella teleidraulica Paioli SF
Sospensione posteriore due ammortizzatori Bitubo regolabili
Impianto frenante anteriore disco Malossi da 250 mm; pinza Braking a 4 pistoncini contrapposti
Impianto frenante posteriore disco Braking Wave da 190 mm
Cerchi in lega leggera
Coperture ant. 130/70 x 12” - post. 140/70 x 12” (Michelin Bopper)
Capacità serbatoio 9,5 litri
Peso dichiarato 125 kg

I prezzi del tuning
Cornice targa DPM Race 47,32
Specchietto DPM Race (Ducati Monster) 203.54
Coprifori lampeggiatori post. DPM Race 28,33
Lampeggiatori posteriori “sport line” DPM Race 124,00
Doppio scarico in carbonio MC Racing Ezio Pironi 774,69
Lavorazioni motore 258,23
Albero a camme Daytona 149,77
Forcella Paioli SF 351,19
Ammortizzatori posteriori Bitubo (gas) 614,58
Variatore Bettella Varimax 147,25
Pinza anteriore Braking 122,34
Disco anteriore Malossi 89,36
Tubi freno in kevlar Fren Tubo 117,77
Disco posteriore Wave Braking 59,50
Ionizzatore benzina 129,11
Lucidature parti in alluminio 61,97
Verniciature varie 258,23
Sostituzione carene 113,62
Costo totale interventi 3.903,35
Costo scooter nuovo 3.479,50
Totale generale 7.382,85 Euro

Aprilia Leonardo 150 GP

Davvero aggressivo l’impianto frenante del Leonardo GP: il disco freno è Malossi mentre la pinza è Braking ricavata dal pieno…

Grande cura nella realizzazione di alcuni particolari tra cui le numerose lavorazioni artigianali e l’utilizzo di bulloneria in ergal

Realizzato ad hoc per il Leonardo 150 GP, il doppio silenziatore in carbonio griffato “MC” veste lo scooter alla pari di un vestito di alta sartoria

Non avevo mai visto fare cose simili con uno scooter, queste le parole del Presidente del Leonardo Club Italia

E cosa dire del burn-out con tanto di fumo e pneumatico che stride?



[Modificato da Ste 106XN 23/12/2004 14.38]

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