Violenza e GDR

The Northman
00sabato 12 giugno 2004 23:35
Vista l'eccessiva calma del forum negli ultimi tempi (povero Valandur!), tiro fuori un vecchio argomento sperando di riaccendere gli animi. La violenza nel GDR.
Ora, in realtà i discorsi sono due. Forse alcuni di voi ricorderanno che qualche anno fa negli USA nacque addirittura un'associazione di genitori contro i giochi di ruolo (D&D in particolare), accusati di istigare i più giovani alla violenza. Credo (e spero!) che tutti noi vediamo le cose in un'altra maniera, ma non per questo l'argomento è meno complicato.
E qui arriviamo al secondo discorso. Perchè la violenza nei GDR c'è, senza dubbio. Non che nelle strade ce ne sia di meno, per carità. Ma questo è un gioco un po'diverso, e allora la domanda è: come trattate la violenza nelle vostre sessioni? Che peso ha?
Per ora basta così. A presto
Northman
Antema-Dinwath82
00lunedì 14 giugno 2004 02:43
Finalmente vita!!! buon argomento.
Inizio dicendo che le associazioni dei genitori americane sono popolate da gente che non ha nulla da fare di meglio che rompere le scatole a tutti, tipo la vicina di casa ultra sessantenne che credo tutti noi abbiamo.
Senza contare che in un gdr ( che queste persone sicuramente non conoscono direttamente ) la violenza fine a se stessa è quasi sempre punita, i personaggi interpretati dai giocatori sono sempre inseriti all'interno di comunità in cui vigono leggi non distanti da quelle del mondo reale.
Se un gruppo di avventurieri stermina un villaggio senza nessun motivo presto si troverà messo a dura prova da parte del Master.

Ho un'ultima riflessione da fare ( sperando che non diventi motivo di discussione all'interno del topic ) : uno stato che permette a tutti di comprare armi da fuoco e legalizza l'omicidio tramite la pena di morte cosa deve temere da un gdr? Forse temono che i loro figli si bardino di armature per cavalcare contro la polizia? Magari preferiscono solo la violenza reale a quella simulata?
Senza contare che le armi [SM=x294601] le possono comprare a 18 anni mentre per la birra [SM=x294586] devono aspettare i 21.

Per chiudere dico solo che in un gdr la violenza è regolamentata da parametri molto più logici di quanto non sia nella realtà, quindi arriva quasi ad essere educativa.
Lord T.Einiks
00lunedì 14 giugno 2004 09:50
Buondì Gentes!!

Peeeeeeeesssss!!![SM=x294596]

La violenza, come le mille parapippe della gente, è ovunque [SM=x294587]

Pure gli imbecilli e gli esaltati esistono!! [SM=x294601]

E la libertà di giocare in pace a ciò che si vuole senza rompimenti? [SM=x294580] Quella per qualcuno, che ha troppo spesso ha la coda di paglia, è un optional [SM=x294571]

Alla violenza si risponde con la civiltà [SM=x294582]
Alle associazioni contro i GdR si risponde con la storia delle civiltà [SM=x294581]

Buon Cammino,[SM=x294610]
Tiziano
Admin-Geko
00lunedì 14 giugno 2004 12:24
Perdonate la mia scarsa partecipazione alle vicende (sito, forum, chat, avventure varie …) della nostra Crew ma queste ultime due settimane, per me, non sono state per nulla facili da gestire.
Vediamo un po’ se riesco a rimettermi in carreggiata.

Quando ero bambino mi divertivo un mondo a giocare col mio “fortino” di legno: avevo un sacco di “cow boy” e di “indiani”. Quando mi girava “bene” i pellerossa riuscivano ad espugnare il forte e a massacrare gli Yankee … quando mi girava “male” accadeva il contrario.
Di tanto in tanto, quando avevo due spicci in tasca (cosa assai rara, lo confesso) mi divertivo con i cari vecchi videogiochi che stavano al bar sotto casa. Se si escludono le diverse versioni di “soccer” (mondiali, europei, campionati, ecc…) non c’era altro che far picchiare tra di loro due “contendenti”, distruggere varie forme di vita aliene, uccidere, massacrare, annientare, ecc…
A tal proposito ricordo che anche la maggior parte dei giochi per computer (a quei tempi imperversavano i vari “Commodore” e l’Amiga) erano di natura “violenta”.
Per non parlare dei vari film d’avventura (fantascienza e/o horror) con cui sono cresciuto: guai se non ci scappavano almeno una trentina di morti ammazzati, città distrutte, ecc…
In molti libri fantasy (ma non solo) che ho letto la “violenza” ha recitato un ruolo non trascurabile (anche se non di “primaria importanza”).
Negli attuali giochi per PC (o “console” varie) le cose non vanno molto “meglio”.
Allo stadio, in molti anni di “militanza” (pacifica, ovvio), ne ho viste di cotte e di crude.
Potrei continuare su questa scia ma credo che il concetto sia abbastanza chiaro ormai.
Negli ultimi anni, la mia più grande passione ludica (ho smesso da un pezzo con i cow boy e con i giochino per il PC) sono i “gdr” e, come in tutti gli esempi che ho citato, anche in questi c’è una “componente violenta”.
E allora?
Allora se sono uscito “indenne” da tutto ciò con cui ho “giocato” (sottolineo il termine: “giocato”) in questi ultimi anni non c’è (ne mai c’è stato) il pericolo che i miei dadi, le mie schede e la “mia” Terra di Mezzo possano trasformarmi in un serial killer.
Nelle mie avventure inserisco sempre e comunque pochissimi “combattimenti” (nella campagna che sta per terminare, e che va avanti da oltre nove mesi, i miei giocatori avranno fatto non più di due combattimenti): non perché temo che poi, di notte, quando ce ne torniamo a casa, Alex cominci a prendere a mazzate ogni ignaro passante che disgraziatamente gli attraversi la strada oppure Angel si metta a svuotare le tasche di tutti quelli che gli capitino a “portata di mano”, ecc… semplicemente preferisco la “storia”, la “trama”, l’interpretazione e gli “enigmi” al posto degli “scontri” (che, comunque, non mancano mai).
Ottima, a questo proposito, è l’osservazione del buon Antema (a proposito: chi ti ha fatto uscire da quella meravigliosa “Villa” circondata dal verde in cui ti avevo fatto “rinchiude..” … ehm, in cui eri ospite?)

Scritto da: Antema-Dinwath82 14/06/2004 2.43
Senza contare che in un gdr ( che queste persone sicuramente non conoscono direttamente ) la violenza fine a se stessa è quasi sempre punita, i personaggi interpretati dai giocatori sono sempre inseriti all'interno di comunità in cui vigono leggi non distanti da quelle del mondo reale.


In un gioco di avventura la componente “violenta”, pur non essendo assolutamente indispensabile, è generalmente (in diverse “dosi”) sempre presente.
Ma alla fine, quando la “missione” è finita, e ci si ritrova a scherzare e a chiacchierare di ciò che è stato si ricordano quasi esclusivamente le “battute” più assurde, le situazioni comiche, le “frasi celebri”, la soddisfazione di aver risolto un enigma, la gioia per aver portato a casa la pellaccia del proprio PG, il rammarico di essersi fatti “fregare” da un intreccio (forse un po’ troppo complicato?) del Master …
Come sempre, quindi, il “tarlo” (se mai davvero c’è) è nella mente di quei (rarissimi) giocatori che fanno “cronaca”… e non nelle meccaniche di gioco!
Ci sono tantissimi casi di cronaca (italiana ed estera) a testimoniare come qualsiasi “elemento esterno” possa condizionare in maniera eccessiva gli psicolabili … ma questo è un argomento talmente trito che non è il caso di parlarne più.
A presto.

[Modificato da Admin-Geko 15/06/2004 16.58]

Blethor
00domenica 20 giugno 2004 17:15
Cari ragazzuoli e ragazzuole di GIRSA crew,
mi sono assentato x molto tempo dal forum,x via della ragazza,la scuola,casini vari insomma.Ogni tanto facevo una puntatina per vedere come procedeva il forum,guardavo l'evolversi dell'avventura,i nuovi topic e via dicendo.
ORA SONO TORNATO!!!!!!!!
In questo momento ho trovato un pò di tempo e vedrò di dedicare più tempo al forum,devo dire che m siete mancati un pò tutti(belli e brutti[SM=g27828] ha ha ha).Un mega salutone a tutti!!!!![SM=x294600]
Ho visto che c'è anche un tizio is9 o qualcosa del genere..va bè la cosa importante e che anche lui comprende la scienza divina di Rolemaster e questo è meravi...va bè il topic è un altro e non voglio mancare a fare l'inttelettualoide!!![SM=x294593]
Allora,
molte volte la violenza in esperienze di proiezione personale,come i videogames i GDR ecc ecc...non stimola la persona che fà violenza nei videogiochi o nei gdr a farla anche nella realtà,ma anzi questa violenza "virtuale" serve a scaricare tutta la rabbia e la tensione del soggetto...insomma non vi è mai capitato di aver avuto una giornata di MEr++ ed eravate diventati intrattabili e poi siete andati a giocare a GDRo a videogames avete sterminato un pò di gente e siete tornati a casa più rilassati?perchè questo tipo di violenza è un vero e proprio sfogo per le tensioni e la VERA violenza di tutti i giorni e quindi ha un effetto rilassante e non stimola alla violenza ma ne riduce la presenza nella nostra giornata.
Spero di essere stato chiaro.
Arrivederci......CIAO!!!
Admin-Geko
00lunedì 21 giugno 2004 19:16
Il ritorno del giovane Blethor …
Eravamo tutti in pena per te, sinceramente; sono state ventilate le ipotesi più “improbabili”! E' un sollievo vedere che sei tornato di nuovo tra noi.
Hai studiato?
Hai preso bei voti?
Ce la farai a non farti “seccare” (che a Roma è sinonimo di “bocciare”)?
Ti avverto: se ti bocciano ti banno.
A presto.
Blethor
00martedì 22 giugno 2004 19:17
La scuola è stato il problema minore se non proprio possiamo considerarlo un problema...se proprio ci tente a sapere i miei voti,ebbene ecco qua:
Italiano:8(Per la gioia di Geko e per Tiziano,non vi preoccupate non scrivo PROPRIO come nel forum se no altro che 8...mi impegerò anche qui!)
Filosofia:8(E bè la filosofia è la filosofia,per chi si ricorda un pò W Pitagora che ci ha fatto fare molte risate che noi amichevolmente chiamiamo "Fava")
Storia:8(E' bello vedere come anche non nella nostra epoca,ci stavano mille soprusi e tanto altro...ma ogni tanto dovremo dare tutti quanti uno sguardo al passato per comprendere il mondo d'oggi e per migliorarlo,in certi tempi pochi uomini riuscivano a fare violenze inaudite ad intere classi sociali...per rimanere in tema)
Ed.fisica:8(Ahò sapete che faccio Taekwondo,dovevo avere 9 ma ho fatto troppe assenze...va bene lo ammetto,troppi filoni(marinare la scuola)!)
Latino:7(Qui è il Prof. bastardolo,perchè potevo avere anche 8 ma rimane un grande lo stesso...la mia pecca sono le versioni!)
Greco:7(Come sopra però volevo ricordare a tutti che gli antichi erano dei grandi e facevano orgie a tutto andare,erano anche in maggioranza bisessuali)
Fisica(non educazione...):7(Studiare tutto in una volta per pararsi il cu\\o per un compito in cui ho avuto una ciorta(sorte=sfiga) incredibile)
Scienze:7(Il voto più alto della classe...se volete posso calcolare la percentuale di probabilità di vostro figlio rispetto ad un carattere!)
Storia dell'arte:7(Ho un prof. che sembra Geppetto,all'interrogazione non mi ascoltava e io ho inventato)
Matematica:6(Vi dico i miei voti da inizio hanno ai compiti:6e1/2;4e1/2;9;5;6;8...mi ha voluto punire per la mia non costanza nello studio)
Ho avuto 5 crediti su 6(Evvai!!!).
Giusto per rimanere in tema:
Fate l'amore(e giocate ai gdr)non fate la guerra.[SM=x294607]
Riciao a tutti!!!
Shizuko
00martedì 22 giugno 2004 20:01
Salve a tutti [SM=x294600]
Io proporrei di aprire un topic apposta per commentare la pagella di Blethor....Manuel sei impagabile!! [SM=g27828]
Ma mettiamo da parte Pitagora detto "Fava" e passiamo all'argomento del topic...
Da quando "frequento" i GdR, quasi ciclicamente,mi è capitato di sentire la polemica che vorrebbe additare, in maniera più o meno velata,i GdR (i videogiochi e quant'altro) come i "responsabili" di episodi di violenza apparentemente inspiegabili.
Ovviamente la riflessione sulla vicenda è venuta quasi in automatico data la passione che nutro per questo tipo di giochi. E' però bastato molto poco per giungere alla conclusione (ovvia per me) che un gioco, da solo, non può in nessun modo essere in grado di avere una tale influenza sulle persone. Insomma...credo che la capacità di distinguere la realtà dalla fantasia e il bene dal male, appartenga a ciascuno indipendentemente dal tipo di "giochi" ai quali decide di dedicarsi.
Poi, col tempo, sono giunta anche ad un'altra conclusione (e questa è una mia personalissima opinione)e cioè che la maggior parte della volte tale polemica è alimentata esclusivamente da meschini tentativi di creare "il caso" oppure da una qualche forma di moralismo ipocrita.
Per quanto riguarda la violenza nelle sessioni di gioco...bhè...che dire...c'è stato un periodo in cui nel mio gruppo sembrava di stare nel Far West [SM=x294601]
Ultimamente si è però deciso di comunq accordo che era ora di fare un piccolo passo indietro e mettere fine all'impunità, sia perchè alcune azioni erano obiettivamente insensate, sia perchè nella maggior parte dei casi non facevano altro che complicare inutilmente l'avventura [SM=g27823]
E così diciamo che ultimamente le leggi si sono "moltiplicate" e i PG hanno più volte assaggiato la prigione [SM=g27822]
Però devo dire che più che la violenza, ciò che mi "preoccupa" (si fa per dire) maggiormente è l' "immoralità" dimostrata in certe circostanza, come quando si mettono a perquisire i cadaveri di amici appenna deceduti in cerca di soldi, oppure conducono interrogatori molto poco "ortodossi" [SM=g27828]

Ciao ciao

Roberta
Lord T.Einiks
00mercoledì 23 giugno 2004 10:54
Prima di tutto un abbraccio a Blethor di ben tornato (basta ke non mi fai crik-crak pure tu [SM=g27811]) - (Ma son così buoni nelle scuole partenopee? [SM=g27816])

Non sarei nella condizione più adatta per affrontare un argomento così complicato, ma vi propongo una riflessione che riguarda in parte i GdR . . .

Il GdR è, come tutti i giochi, un motivo d'aggregazione di un gruppo di persone . . .

Il GdR poi, è un gioco singolare, dove il giocatore è chiamato ad interpretare una parte immerso in diverse situazioni, perlopiù Fantasy, comunque al di fuori della vita reale di tutti i giorni . . .

C'è da considerare poi il fatto che, nella maggior parte dei casi, i giocatori di ruolo ricadono in quella difficilissima fascia d'età che è adolescenziale (desatellizzazione, prime responsabilità, casini vari; insomma un macello!); in quell'età dove tutti avremmo bisogno di forti punti di riferimento e dove spesso ci si affida al gruppo di "amici" . . .

Ebbene, se consideriamo che l'adolescente è per concezione l'ometto che si distacca dalla famiglia, però ancora distante da una vita fatta con le proprie gambe, e se prendiamo in considerazione il fatto che la nostra è l'era dell'apparire, priva di tanti valori, ci ritroviamo troppo spesso davanti a tanti adolescenti che, più che fare compagnia, fanno branco (lo so che è sempre successo, ma mentre un tempo si guadagnava rispetto attraverso il rispetto stesso, oggi ci si guadagna valore attraverso l'avere qualcosa in più degli altri) . . .

In questi branchi d'adolescenti, i motivi d'aggregazione sono i più disparati, e tra questi a volte insorge il GdR . . .

A questo punto, se il branco (scusatemi la definizione di gruppo; sono il primo a dire che non è idonea per tutti i gruppi, ma rende l'idea di quello che voglio esprimere) è una di quelle compagnie con dei leaders un po' strani, con manie incontrollate e/o dementi, il GdR potrebbe sfumare anche in qualcosa che, realizzato con la proverbiale incoscienza adolescenziale, diventa pericoloso per qualcuno . . .

Credo che la violenza nei GdR esista, ma che non dipenda solo dal giocare di ruolo, ma soprattutto dal gruppo giocante . . .

SE SOLO LE FAMIGLIE STESSERO UN PO' PIU' A GUARDARE AI VALORI DEI PROPRI FIGLI A VOLTE, magari non staremmo qui a discutere di violenza, ma di quanto è bello stare insieme giocando! [SM=g27811]

Buon Cammino,[SM=x294605]
Tiziano
Valandur
00mercoledì 23 giugno 2004 11:46
Mah, che dire su questo argomento...
Certo, la violenza nel GdR esiste e deriva dal pathos scatenato da determinate circostanze: nulla di meglio per un PG di dimostrare il proprio valore in battaglia, abbattendo il maggior numero possibile di nemici!
Da qui però a trasferire questa violenza "finta" alla realtà il passo è MOLTO lungo ed anch'io sono dell'opinione che che il giocatore sano si immerge nella violenza del GdR anche per esorcizzare quella reale e scaricare almeno in parte paure, tensioni, angoscie che trova nella vita di tutti i giorni.
Un pò come il gioco dei soldatini che facevo da piccolo (e da grande): fortini da conquistare, bunker da assaltare, colline da difendere rappresentano certamente una rappresentazione della realtà, ma NON la MIA realtà, quello che vorrei fare della mia vita. Non amo certo la guerra e le distruzioni che comporta, ma mi piace "giocare" alla guerra.
I giochi (ed il GdR con essi) sono in effetti solo simulacri, passioni ludiche, valvole di sfogo utilizzate anche per misurare la propria abilità di ragionamento e di analisi delle situazioni.
Accostare direttamente la violenza al GdR sarebbe come dire che lo sport (il calcio, il rugby ed altri) incitano automaticamente alla violenza. In realtà non è così: durante le partite i giocatori (ed il pubblico con essi) scaricano la loro aggressività, il loro agonismo e la loro ambizione di vincere e sopraffare l'altro, potendo dire a fine partita: "Io sono più forte". E' un istinto primordiale e forse non del tutto "etico", ma fa parte del nostro modo di essere, in molti casi ci sprona e ci spinge anche ad essere migliori e non può essere rinnegato.

Questo in sintesi il mio pensiero.
Adesso però vado a fare uno spuntino, tutto questo pensare mi ha fatto venire fame...
[SM=x294597]

Salutoni

Valandur
Calie
00giovedì 16 settembre 2004 23:27
In questo periodo d'intenso studio sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di poter fare una tesi sui gdr.
Scherzi a parte, e per entrare nel vivo della questione, sto studiando un libro fantastico, che molte volte mi riporta alla questione gdr e annessi.
Una cosa in particolare ha catturato la mia attenzione quest'oggi: la violenza nelle performance sociali e culturali!
(I gdr rientrano nella classificazione dei riti o performance culturali!)
Un grande antropolo di nome Turner dice: "secondo la teoria del rito, tali 'riti di ribellione' (in questo caso, una ribellione 'gioco') sono catartici, in quanto scaricano le tensioni e permettono al sistema di funzionare senza serie contestazini". Hanno in breve delle conseguenze "liberatrici".
Quindi, fregatevene di chi vi accusa di poter essere dei possibili killer[SM=x294601]

Un saluto a tutti![SM=x294600]
Lucia
Lord T.Einiks
00venerdì 17 settembre 2004 09:58
Re:

Scritto da: Calie 16/09/2004 23.27
[...]
Un grande antropolo di nome Turner dice: "secondo la teoria del rito, tali 'riti di ribellione' (in questo caso, una ribellione 'gioco') sono catartici, in quanto scaricano le tensioni e permettono al sistema di funzionare senza serie contestazini". Hanno in breve delle conseguenze "liberatrici".
Quindi, fregatevene di chi vi accusa di poter essere dei possibili killer[SM=x294601]

Un saluto a tutti![SM=x294600]
Lucia



[SM=x294576] Bene bene [SM=g27811]
Se è stato scritto da un "antropolo" [SM=g27828] deve essere una cosa seria [SM=x294596]

Buon Cammino,[SM=x294610]
Tiziano

P.S.: Lu' TI VOGLIO BENE!! [SM=x294608]

[Modificato da Lord T.Einiks 17/09/2004 9.59]

Calie
00venerdì 17 settembre 2004 11:56
Il problema sta nel fatto che non ho riletto il post dopo averlo scritto.
Ma si capisce (o no?![SM=g27819] ) che si trattava di: Antropologo!
E' meglio che modifichi il post?!

Tì, ti voglio bene anch'io[SM=x294611]
[SM=g27828] Ciao ciao

Lucia[SM=x294600]
Martino NonancoraRe
00venerdì 17 settembre 2004 13:39
Salve a tutti!

Dico la mia su un argomento in cui ormai c'è poco da aggiungere.

Vedo la faccenda da 2 punti di vista:
1. Il punto di vista del gioco, e della violenza che ispira;
2. Il punto di vista del giocatore che vi prende parte.

IL GIOCO.
Il GdR tratta sempre avventure, intrighi, vite sul filo del rasoio, e spesso combattimento.
Io, molto semplicemente, credo che richiami all'animo del giocatore archetipi di vita selvatica ormai non più possibili al giorno d'oggi.
E una vita "selvatica" ha sempre necessariamente un forte legame con la violenza.

Pensiamo alla "semplice" esperienza della caccia e della pesca: io non sono per nulla un cacciatore, e sono gran poco pescatore... ma avete mai provato a pescare? (Fatelo! Può essere scuola di vita!)
A tirar su un pesce appeso a un amo per la bocca, che guizza e si dibatte per non morire, poi tirargli una mazzata in testa e ucciderlo, e sbudellarlo, e tirargli fuori le interiora per mangiarvelo?
Sono crudo, lo so, ma cosa c'è di più "naturale"?
E non è forse comunque qualcosa di molto "violento", che potrebbe turbare non pochi tra noi? (A me turba un poco! Non ci sono abituato!)

Cos'è?! Noi che siamo "civilizzati" e "non violenti", dovremmo non andare più a pesca e nutrirci solo di prodotti chimici da laboratorio, o modificare geneticamente i pesci affinchè, giunti alla giusta età, si buttino spontaneamente sulla padella senza tutti quei riti da bruti?
No. Io credo, più semplicemente, che manchi un po' di contatto con la violenza in questo mondo, e che proprio per questo ci spaventa o ne vediamo troppi eccessi (propri di chi non la sa controllare).

Io credo quindi quello che diceva Valandur: la violenza finta dei GdR è comunque un archetipo positivo, che è più onesto richiamare in maniera "controllata", come nel gioco, o nei film, o nello sport, invece che negare.
Bisogna diffidare invece di chi non lo fa! (-Era un così bravo ragazzo... Non credevo fosse pazzo e potesse fare quel che ha fatto!- Quante volte l'abbiamo sentita questa frase al telegiornale?)


IL GIOCATORE.
Questa è la parte scomoda del discorso, ma è meglio farla per consapevolizzarsene o almeno soltanto per raccontarvi le mie esperienze.
Ho contatti con gente piuttosto giovane nel fare GdR; e a volte capita che al gioco di ruolo si approccino persone frustrate, depresse, e generalmente incapaci di emergere nel contesto della vita in cui si trovano; e che trovano nel Gioco di Ruolo uno sfogo!
Anche qui, niente di male in linea di principio: capita infatti che il GdR diventi così fonte di motivazione ed interesse, qualcosa di positivo e produttivo, tale da farlo maturare e migliorarlo in tutti gli altri aspetti ben più importanti della sua vita.
Ma capita anche, ed è statistico (e ne ho avuta esperienza in un paio di casi), che a questi giochi si approcci gente non sana, e in qualche modo inguaribile (e probabilmente potenzialmente pericolosa).
Lo sarebbe in qualunque altro aspetto della vita, ma non a caso ho detto che per sfogo si approcciano al GdR.
Con costoro ho fallito ogni iniziativa, e son sempre riuscito poco a correggerli (qualcosa di positivo però ne ho sempre tratto). L'allontanamento è sempre stata l'unica soluzione.

Forse è anche a questi che si riferivano le accuse di violenza portate al mondo del GdR.

Non facciamone un dramma comunque!
E' una questione statistica (sappiamolo!), e non è certo colpa del gioco se esistono simili elementi!

A chi "ci" accusa rispondiamo come consiglia Lord T: GUARDATE ALL'EDUCAZIONE E AI VALORI CHE HANNO RICEVUTO DA VOI I VOSTRI FIGLI, INVECE CHE INCOLPARE I GIOCHI CHE FANNO!


Commento traumatizzante?[SM=x294578]

Martino
Mumak
00venerdì 17 settembre 2004 16:31
abbinamento forzato
che il gioco sia la catarsi di qualcosa s'era capito senza l'aiuto di antropoli

di certo mi rifiuto di credere che il gioco (classificato come rito) possa derivare dalla voglia di esternare violenza

per quello ci sono l'esercito, gli stadi, i gruppi politici e le riunioni di condominio

è semplicemente assurdo poter pensare che un violento naturale possa avvicinarsi ad un gioco di ruolo e "sfogarsi" con esso
se io non giocassi non sarei certo più violento di come sono nè credo che il gdr abbia mai salvato nessuno dalla "spirale della violenza" così come non credo affatto che chi giochi di ruolo sia tanto idiota da farsi condizionare e commettere atti violenti.

credo piuttosto nel potere evocativo di libri, fumetti, film e parole

più di una volta il richiamo delle immagini ha scatenato in me la voglia di imitare ciò che avevo visto (gesti sportivi, corse in automobile, scazzottate)

chi di noi non è uscito in strada urlando come una gallina impazzita dopo aver visto un film di bruce lee?

io da parte mia dopo aver visto giocare magic jhonson dovevo a tutti costi farmi una mezz'ora intensiva di basket al campetto.

kiaro?

cià[SM=g27823]
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