dona76.
00venerdì 23 gennaio 2009 22:30
speriamo che questa sia la volta buona ,insomma la volta che riesco a raccontare la mia storia con i tdg.
Ho 32 anni,sono un'insegnante di lingua inglese,e vivo in un piccolo paese in provincia di Torino.
La mi storia è iniziata un po'per caso.
Circa 10 anni fa trovai nella cassetta delle lettere una busta che conteneva uno scritto sulla fine di questo sistema di cose ormai imminente.
la lessi tutta d'un fiato, nel pianerottolo e pensai che era davvero interessante ciò che vi era scritto.
Io ero in un periodo non felice della mia vita,
ero stata lasciata dal mio fidanzato storico con il quale mi sarei dovuta sposare da lì a qualche mese
ed ero sprofondta in una vera e propria depressione.
Sfogavo la mia rabbia alternando periodi di bulimia ad altri di anoressia,mi sentivo persa,sola.
Un mattino però quando aprì il portoncino di casa,vidi due splendide donne...una in particolare mi colpì:
aveva una chioma riccia e rossa,due occhi e un sorriso talmente contagioso...capii subito che erano tdg,
e la prima cosa che chiesi loro se erano le autrici di quella lettera,certo era lei!
Non esitai a farle entrare in casa mia e nel mio cuore,soprattutto lei,quella riccia;
Dio solo sa quanto avessi bisogno di lei,delle sue parole;sembrava che avesse tutte le risposte alle mie domande.
Cominciò a passare da me quasi ogni mattina ,solo per un saluto,per un caffè,
non voleva mai fermarsi di più perchè non voleva darmi fastidio.
Poi un giorno mi chiese se avevo piacere di ricevere le riviste "La Torre di guardia"e"Svegliatevi",e io ne fui felice.
Cominciai a divorarle,
tanto che me ne portò anche di vecchie,e poi iniziai a farle un sacco di domande,e lei aveva sempre una risposta pronta.
Fu così che iniziò il mio studio biblico
sul libro"la verità che conduce alla vita eterna".
Lo leggevo attentamente,facevo un mucchio di domande ,volevo sapere.
,cominciai a frequentare la sala del regno,i vari studio di libro,e mi sentivo davvero di famiglia,mi sembrava che tutti mi volessero bene.
Io però continuavo a dirle che stavo bene con lei,e con i "fratelli"ma c'era qualcosa che non mi convinceva,
e quindi le dicevo che comunque non mi sarei mai battezzata.
Lei mi sorrideva dicendomi che non era quello il suo scopo,voleva solo farmi conoscere la Bibbia,ma senza impegno,e io ci credevo.
Ero anche felice di conoscere la "verità"ormai anche io parlavo come loro,cercavo un versetto per ogni situazione.
Poi conobbi un ragazzo"del mondo"e nel giro di poco lo sposai...
Dopo un anno nacque la nostra prima figlia,e iniziarono le prime guerre,perchè io non volevo battezzarla,alla fine cedetti,
e non dicendo nulla ai testimoni,di nascosto la battezzai.
Entrai in chiesa,e mi sembrava di essere nella casa di Satana.Non feci il segno della croce,dalle mie labbra non usciva nessuna parola,nessuna preghiera.
Pensavo che di certo ora non mi sarei più meritata la salvezza...
Poi si avvicinava anche il compleanno della bimba,e mi pareva tanto triste non poterlo festeggiare...
cercavo un versetto che mi facesse capire che era una cosa sgradita a Dio,ma loro mi raccontavano la solita storia di Erodiade,che a me però non convinceva.
Dicevo loro che non c'era nulla di scritturale ad impedire il festeggiamento,
ma poi lei se ne usciva dicendo che Cristo non aveva mai festeggiato,e siccome noi dovevamo seguire il suo esempipo non potevamo festeggiare,
poi però lo festeggiai,anche se lei mi fece sentire in colpa,dicendo che avrei potuto festeggiare in qualsiasi altro momento,
e allora io dissi che non mi pareva che Cristo facesse grandi feste,a parte i matrimoni o la festa dei pani.
Lei mi chiese se ero contenta di dispiacere Geova,mi fece sentire in colpa,come potevo preferire una festa dopo tutto quello che Lui mi prometteva?
Insomma mi prometteva la vita eterna insieme alla mia famiglia,e io buttavo tutto via per un compleanno.
Riflettei e dovetti darle ragione.Ero pentita,ma lei mi disse che forse non Lo amavo abbastanza.
Mi parlò della disputa nei cieli tra Geova e Satana,e mi chiese da che parte volevo stare:Mi diceva che Satana rideva vedendo quanti erano dalla sua parte.
Anche le feste di Natale erano per me un dramma:mio marito preparava l'albero e io gli dicevo di non farlo,che non arebe avuto la vita salva.
Ormai noi sapevamo,e quindi Geova sapeva che noi facevamo delle cose a lui sgradite.
Lui rideva,non capiva,che non volevo vivere in un paradiso senza di lui.
una volta lei mi disse che io avevo un'enorme responsabilità nei confronti dei miei cari,Dovevo cercare di aiutarli.
Dio aveva scelto me come tramite per la loro salvezza,ma io non mi sentivo all'altezza.
Cominciai a parlare a tutti imiei parenti di quanto avevo scoperto..mi sembrava così meraviglioso...quello che si prospettava...
Bè,loro non la pensavano così,anzi...
Quando ne parlai con la mia amica,mi disse che dovevo essere io con la mia condotta a dimostrare che avevo ragione,ma non vedevo risultati.
Io non riuscivo a essere così zelante come loro.Cominciai ad andare in servizio per imparare,ma mi vergognnavo a parlare,Lei iniziò a dirmi che avrei dovuto dare conto a Dio se non avessi partecipato attivamente per aiutare gli altri.
Mi disse che Dio avrebbe fatto pagare me per le loro anime...Mi sentì sempre più piena di responsabilità,non riuscivo...
Iniziai di nuovo a vomitare,e quando glielo dissi,mi disse che probabilmente era Satana,ad indurmi.
Forse in casa avevo qualcosa che dispiaceva Geova.
Cercai dsppetutto libri dove ci fossero cose riguardanti magia.
Buttai un sacco di libri,di riviste dove ci fosse un oroscopo,croci d'oro,anche se non rappresentavano lamorte di Cristo.
Poi mi disse che mi sarei dovuta vestire un po' più elegante,ma non era un obbligo.
Lei mi faceva credere che nulla era un dovere,ma un piacere,Geova ama chi Lo adora con cuore felice.
Io le dicevo che ero felice di adorarLo anche con una gonna corta,o un paio di jeans...
Lei mi lesse un versetto che diceva che bisognava essere con veste modesta e non con acconciature di capelli...etc,etc,
Mi misi a ridere,
e le dissi che era vero che mettevano gonne lunghe,ma erano sempre ben truccate e pettinate,con rossetti e smalti secondo me un po'troppo vistosi.
Quindi forse era meno volgare indossare jeans e non truccarsi a quel modo.
LEI DISSE CHE AI TEMPI DI cRISTO LE DONNE SI TRUCCAVANO!!!Non so,a me non pareva proprio così...
Comunque ormai dovevo prendere una decisione dopo 8 anni di studio.Dovevo mandare una lettera alla chiesa dove chiedevo di essere cancellata dai registri,
ma non lo feci.Lei mi disse che non poteva più occuparsi di me,aveva già perso troppo tempo...Io ci rimasi di sasso.
Le dissi che io le volevo troppo bene per perderla,per me era una sorella,
che il fatto che io fossi del mondo non mi impediva di amarla più di una sorella carnale.
ma lei non sentì ragione.
Mi lasciò senza più una telefonata,una visita,ero sempre più triste,
Iniziai a non mangiare più,e presi il coraggio andando a casa sua,mi accolse con un grande sorriso,pensava che avevo cambiato idea.
Glielo feci credere.
Ma poi cominciai di nuovo con i miei dubbi,le domande.
Lei mi fece leggere Il libro "i giovani chiedono"ma io non vedevo nei ragazzi del mondo tutto così spaventoso.
A volte ridevo del fatto che appena un tdg faceva qualcosa con qualche giovane non testimone,subito una disgrazia incombeva sul poveretto.
Io dicevo che nè a me nè ai miei amici erano capitate gravi sventure,solo fortuna?
Mah...ero allibita.
Così le dissi che secondo me la verità bisognava cercarla altrove,ma ormmai secondo lei ero sotto una qualche influenza di Satana,
non bisognava capire sempre tutto,bisognava attenersi a quelle che erano le disposizioni date dagli anziani senza porsi troppe domande.
Le dissi che io non la pensavo così,e così mi disse che ormai con me aveva chiuso,aveva perso troppo tempo ed ore senza risultati.
Io non mi meritavo il suo affetto,e gli anziani volevano risultati.
Ora sto ancora male,continuo ad alternare momenti di anoressia ad altri di bulimia.
Mi manca tanto lei,le ho voluto un bene immenso,ma sono felice di aver trovato voi.
Da quando vi leggo non mi sento più in colpa se faccio gli auguri di Natale,ma ho ancora delle difficoltà...
ho sempre come la paura che Geova mi distruggerà.
Spero che davvero Lui legga nei nostri cuori,e che veda che io però Lo amo,e che non sono una creatura nelle mani di Satana.
Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.
So che ci sono dei casi peggiori del mio,e forse le mie parole vi sembreranno sciocche,ma avevo bisogno di scrivere.
Grazie Achille per ciò che fai..
Donatella
axlrose24
00venerdì 23 gennaio 2009 23:16
Benvenuta Donatella!
Qualcuno ha approfittato anche del tuo momento non felice ,e su questo non ci sono dubbi.
Tu ami tantissimo questa Testimone di Geova perche' il tuo sentimento non e' stato mai condizionato,e' stato sincero,libero da secondi fini.
La Testimone di Geova,anche lei ,secondo me ti voleva bene,perche' pensava che avvicinarti all'organizzazione potesse farti ereditare la vita eterna ecc...,ma era un amore condizionato dal tuo progresso spirituale.
Facile capirlo per uno come me che e' nato all'interno ,impossibile per chi non conosce questa realta'.
Il problema e' che ,alla fine ci si accorge della "farsa" troppo tardi,quando si sta male,quando si perdono i presunti amici,quando la nostra salute ha avuto gia' dei danni.
Mi dispiace Donatella,ma non ti abbattere,qui ,insieme con tutti gli altri foristi cercheremo di aiutarti nelle nostre possibilita' a superare questo momento negativo ,contaci!
Un abbraccio DONATELLA!
EVA70@
00sabato 24 gennaio 2009 08:25
Ciao CARISSIMA DONA 76
Ho letto e mi sono commossa con te..da quello che ho capito non sei battezzata:questo e' un vantaggio grande come una casa.
Stai sicura Satana non centra col tuo poco progresso spirituale,anzi ho ammirato IL TUO CORAGGIO a non rinnegare te stessa..
Per quanto riguarda la sorella,anche se non approvo,e' stata messa alle strette dopo 8 anni :dovevi fare progresso,altrimenti lei frequentava una del mondo.
Io non ho mai approvato questi metodi e mi sono spesso scontrata con gli anziani,infatti se avevo una persona da visitare come te ci andavo da sola e non segnavo uno studio a volte neanche servizio,ma se notavo il bisogno di aiuto stavo li, come una sorella,ma ci vuole molta maturita' e tanto tempo libero..e vero e profondo amore e considerazione per gli altri..e' un meccanismo difficile da capire,come dicevano altri foristi:se non ci sei non lo puoi capire.
NON O MAI SOPPORTATO CONDIZIONAMENTI TEOCRATICI DI QUESTO TIPO,leggendo la tua storia ho provato un senso di sollievo.
Quello che posso dirti e' che ci sono tanti libri ottimi di psicologia soft che ti possono aiutare,ma per i problemi alimentari dovresti parlare con uno specialista,ho visto tante persone soffrire di questo male e portarselo dietro senza risultati,meglio liberarsi :cosa ne pensi?
Qui ci sono tanti ex fratelli che ti possono aiutare:STAI SERENA..CI VUOLE TANTO IMPEGNO MA SE NE PUO' USCIRE..
Ti accorgerai che e' stato solo un brutto periodo della tua vita.
Ti saluto con affetto.
CIAO EVA
dona76.
00giovedì 29 gennaio 2009 12:08
Eccomi,ogni tanto riesco a dare una sbirciatina tra una supplenza e un'ora buca.
Ho rivisto la mia "amica",e le ho raccontato un po' di voi,le ho detto che per avere la certezza di quello in cui crede,deve confrontarsi con altre realtà,,ma è stato come parlare ad un muro.
Mi ha detto che è come quando sai riconoscere100 Euro veri da quelli falsi. Se sai come sono esattamente quelli veri,che bisogno si ha di controllarli?
Secondo me non ha senso,ma proprio nessuno…lei invece era così convinta…
Poi le ho detto che avevo anche letto che Russel aveva festeggiato all’inizio un compleanno ricevendo doni da altri “fratelli”.Lei mi ha detto che era stato così perché l’accurata conoscenza porta a capire cosa è approvato agli occhi di Geova, e,che visto che lui fu il primo a studiare la Bibbia era normale che incappasse in qualche errore.Voi che ne dite?.
Ah,cambiando discorso,e rispondendo ad alcuni di voi,dico che non me la sento ancora di andare da un medico per parlare del mio problema,riesco a parlarne qui perché non mi vedete,non mi conoscete,ma so che è un problema che non mi toglierò mai,sono troppo debole,e tutti i giorni mi dico “oggi non lo farò più.Mi tengo impegnata,mangio il giusto,e non vomito.”E poi appena arrivo a casa o non mangio per nulla o mangio fino a scoppiare.
Riesco a mangare bene senza fare nulla di sbagliato solo quando pranzo con i colleghi,o con gli amici…
Un abbraccio a tutti
filippo65
00giovedì 29 gennaio 2009 19:42
Ciao Donatella,
innanzitutto ti dò il mio benvenuto e ti auguro una...
.
Mi spiace per la tua storia,ma non mi stupisce,
visto che quì se ne vede passare tante.
Certo devi essere forte,non ti devi far soppraffare dalle difficoltà
della vita,devi solo pensare a te e alla tua famiglia.
Dio non ci odia,ma ci vuole bene,infinitamente,come Lui è
infinito.
Lui non ci lascia mai soli,e ci ama in ogni momento.
Gesù ha perdonato,anche i suoi crocifissori,
ed è morto anche per la loro salvezza.
Io ho una famiglia numerosa,e sperimento tutti i giorni
la sua provvidenza.E' Lui che ci ama per primo,e non ci abbandona
mai,in special modo nei momenti di difficoltà.
Ciao Donatella,a risentirci,e buttati dietro
questa brutta vicenda.
Ti abbraccio con tutto il cuore
ti saluto in Cristo Gesù.
Ciao e ancora benvenuta da Filippo65.
ghematriah196
00venerdì 30 gennaio 2009 05:26
Ciao Dontella,
benvenuta in questo forum, o meglio, data la tua professione “you are welcome in this forum”.
Sono anch’io un nuovo iscritto, ho letto con molto interesse la tua toccante storia. Mi ha colpito soprattutto il senso di perdita e di profonda delusione nei confronti della tua “amica” TdG, che fa da filo conduttore nello sviluppo del tuo racconto.
Da quando non frequento più la congregazione – sono “inattivo” da molti anni – ho perso tutti i contatti con quelli che ritenevo fossero i miei veri amici, persone con le quali sono cresciuto o mi hanno visto crescere, persone con le quali ho condiviso trent’anni della mia vita. Attualmente per loro sono diventato una persona non “spirituale”, un “materialista”, ovvero una compagnia “non edificante” e quindi da evitare.
Per la maggior parte dei TdG, l’amicizia non è e non può essere un rapporto intimo, sincero, alla pari. E’ un rapporto “spersonalizzato”, subordinato all’appartenenza, al conformismo, all’adeguamento incondizionato agli standard, ai requisiti di “spiritualità” richiesti dalla loro organizzazione. Chi non si adegua viene evitato, isolato, come abbiamo sperimentato direttamente entrambi. Hai scritto tu stessa che “non si può perdere tempo” con persone come noi.
Cara Donatella, ti consiglio di evitare “l’accanimento terapeutico” verso quella persona, non hai perso veramente un’amica. L’amicizia, la vera amicizia, è basata sulla stima per l’individuo, per chi sei TU veramente, con i tuoi punti di vista personali, i tuoi dubbi, le tue incertezze e le tue difficoltà, senza vincoli sulla tua libertà di comportamento.
L’atteggiamento dei TdG e della tua ex-amica è giustificato nella logica della coesione interna del gruppo, su questa logica è basato tutto il funzionamento dell’organizzazione dei TdG, non potrebbe funzionare altrimenti.
Credo possa aiutarti a razionalizzare, un breve approfondimento sui meccanismi di funzionamento interno dei gruppi. Ti consiglio la lettura del testo on-line “Il fenomeno settario: funzionamento dei gruppi” di Mike Kropveld e Marie-Andrée Pelland, vedi il link di seguito.
xenu.com-it.net/libri/infocult/
Buona lettura,
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