Ma i mutamenti di organico non sono ancora finiti: Pederast viene sostituito da Dez Cadena, che, però, decide di imbracciare la chitarra.
Come nuovo cantante, allora, viene scelto un tale che, durante un concerto newyorkese, era salito sul palco per cantare insieme con la band: Henry Rollins, già vocalist dei S.O.A. di Washington Dc.
Con Robo alla batteria (subentrato a Migdol dopo la pubblicazione di Nervous Breakdown), i Black Flag sono ormai diventati una perfetta macchina da guerra, pronta a lasciare un segno indelebile nella storia del rock. Per farlo, però, hanno bisogno di un disco epilettico e poetico come solo “Damaged” (1981) poteva essere.
Oltre ad essere uno dei più grandi dischi "punk" di sempre, “Damaged” è uno di quei paesaggi immaginari dove capisci che, pur essendo uno schifo abominevole, la vita è pur sempre una cosa meravigliosa.
“Damaged” è tutto questo, ma non solo. E' anche un pugno nello stomaco per chi crede che il "punk" sia solo casino e imperizia tecnica.