MILANO, 10 marzo 2008 - Quella notte di 43 anni fa bastarono 540 secondi. Un brivido tramandato dalla leggenda di quella Grande Inter alle incertezze della squadra che affronta l'arrampicata dell'Everest. Il 12 maggio 1965, dopo il 3-1 di Anfield, Corso e Peirò impiegarono 9 minuti per rimettere tutto in ordine; poi toccò al Cipe scoccare l'ultima freccia, quella del 3-0. Per l'inizio di un volo che finì con la conquista della coppa dei Campioni.
UNO - I miti di ieri raccontano come si fa, anche se al posto di Thompson e Smith ci saranno Torres e Gerrard. Comincia Mario Corso, che all'8' di quella sfida scalfì il muro rosso con un sinistro morbido: "Quando entrammo in campo c'era un muro di entusiasmo. Venne organizzata una fiaccolata, noi andavamo verso il centrocampo e i tifosi accendevano i fuochi. Potevo distinguere le fiammelle degli accendini, dei giornali, i puntini luminosi delle sigarette. Ancora oggi mi si accappona la pelle. Diciamo che la squadra di oggi si sente talmente forte da essersi messa nelle condizioni di emularci. Ci invidiano quella rimonta... Che la copino!".
DUE - Joaquim Peirò, quello del 2-0 di rapina, "soffiato" nel bel mezzo di un palleggio inutile del portiere Lawrence: "Quella rete mi ha reso celebre perché obiettivamente difficile da vedere e da realizzare, un'azione perfetta. Pareggiammo i gol dell'andata. La sfida del 19 febbraio me la sono persa. Questa la vedrò. Magari porta fortuna...". Sandro Mazzola: "Dopo l'andata il tecnico del Liverpool, Bill Shankly, chiese a Herrera un parere sul Benfica, per la finale. Figuratevi la rabbia del Mago... Andammo in ritiro. E dopo ogni allenamento lui prendeva da parte ognuno di noi e ci parlava degli avversari. E poi chiudeva: 'Per questi motivi tu sei più forte e perciò vinceremo".
TRE - Luis Suarez: "Giocammo per la finale a Milano, e per noi era troppo importante esserci. Fu la molla in più. Ricordo una serata bellissima, sapevamo che era una partita difficilissima. Ma la vivemmo come tutte le grandi sfide che affrontavamo. Herrera ci parlò molto nella settimana precedente. Quella sera prima di scendere in campo non disse nulla. Bastarono gli sguardi e dopo il 3-0 di Giacinto (contropiede aperto da Mazzola e rifinito da Corso) fu una festa indimenticabile. La squadra di Mancini è in condizione di farcela. Ma dovranno giocare tutti benissimo. Dovranno pensare come una squadra. Non aspettarsi che sia solo uno di loro a poterla risolvere".
IL TRAP - C'è un altro pezzo di storia nerazzurra che di rimonte se ne intende. E' Giovanni Trapattoni, che nel 1991 chiuse un sorpasso incredibile sull'Aston Villa. Coppa Uefa, sedicesimi di finale. L'Aston Villa vince all'andata 2-0, ma è travolto a San Siro davanti a 80mila tifosi in delirio. "Il Meazza è un campo ideale quando si vogliono raggiungere traguardi. Credo che sia una gara che l'Inter, intepretandola e avendo quel pizzico di fortuna, può ribaltare ha detto il c.t. dell'Irlanda a 'La Politica nel Pallone'. L'Inter potrebbe far subito gol nella prima parte del match per poi tentare la rimonta. Più di una volta le squadre italiane hanno capovolto il risultato. Non è facile ma credo che con lo stadio pieno e con l'entusiasmo e l'orgoglio che avranno i nerazzurri, si potrà ribaltare il risultato".
L'ULTIMO - Più recentemente, "èra Gigi Simoni", l'Inter riuscì a passare il turno negli ottavi di coppa Uefa battendo lo Strasburgo (3-0 con gol di Ronaldo nel primo tempo, Zanetti e Simeone nella ripresa) dopo lo 0-2 dell'andata. Era il 1998, dieci anni fa. E' ora di riscrivere il libro dei record.
a. mor.
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APPIANO GENTILE (Como), 10 marzo 2008 - Chivu in difesa, ma da esterno. Zanetti, Vieira, Cambiasso e Stankovic a centrocampo. Ibrahimovic e Cruz in attacco. L'Inter potrebbe affrontare con questo schieramento il Liverpool nella sfida che domani sera (20.45) assegnerà l'ultimo posto per gli ottavi di Champions.
CHIVU OK - Per la prima volta i nerazzurri si sono allenati in notturna alla Pinetina. L'impianto di illuminazione inaugurato per l'occasione ha garantito a Mancini la possibilità di riproporre condizioni di "luce" simili a quelle di domani sera, quando al Meazza (esaurito) ci sarà la cornice degli 80mila spettatori (almeno 5.000 gli inglesi) . Dopo la seduta svolta sotto la pioggia davanti al presidente Moratti, il tecnico ha comunicato l'elenco dei 19 convocati che comprende, oltre al Primavera Esposito, anche Chivu, per lui indicazioni positive dopo aver svolto tutto l'allenamento con un po' di dolore alla spalla ma senza grossi problemi, Stankovic, Jimenez e Crespo, da considerare recuperati dai rispettivi acciacchi.
ZANETTI - Il capitano, Javier Zanetti, ha ribadito in serata la necessità di affrontare i Reds senza frenesia. "Abbiamo fiducia, abbiamo una partita di calcio che va giocata. Dobbiamo cercare di essere tranquilli per cercare di giocare alla grande. Siamo primi in classifica in campionato - spiega l'argentino - e abbiamo a disposizione 90 minuti per cercare un'impresa che vogliamo portare a termine in una partita importante. Sarà una sfida combattuta anche perché loro hanno grande esperienza in questa competizione: l'Inter dovrà commettere meno errori possibili".
a. mor.