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Choc doping, Alex Schwazer escluso da Londra 2012 per doping: carriera finita

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2012 16:58
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07/08/2012 16:55

Londra: doping, Schwazer azzurro escluso
Il campione della 50 km di marcia, la mia carriera e' finita


(ANSA) - LONDRA, 6 AGO - Alex Schwazer, campione olimpico della 50 km a Pechino, e' stato escluso da Londra 2012 perche' trovato positivo all'Epo ad un test antidoping, effettuato dalla Wada il 30 luglio ad Oberstdorf, dove si stava preparando per i Giochi.

La notizia e' stata prima confermata da Michele Didoni, tecnico della marcia, il quale ha riferito di essere stato informato per telefono dallo stesso Schwazer. Quindi l'atleta, raggiunto dall'Ansa, ha commentato: ''Ho sbagliato, la mia carriera e' finita''.

Fonte: ANSA
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Choc Schwazer: c'era un'inchiesta
L'Interpol marcava lui e il dottor Ferrari

Il Coni lo sospende, aperto procedimento. Mercoledì conferenza stampa a Bolzano del marciatore. Il doping all'Epo e l'ammissione "Ho fatto da solo" non convincono. Triangolazione Interpol-Padova-Wada: l'atleta sarebbe legato al discusso medico insieme ad altri azzurri. Il padre: "Colpa mia"


Sarà una conferenza stampa ad alta tensione: Alex Schwazer incontrerà i media alle ore 12 di mercoledì all'Hotel Four Points by Sheraton a Bolzano.

PROCEDIMENTO CONI — L'Ufficio di Procura Antidoping, sulla base della comunicazione inviata dal Cio ieri, ha provveduto ad iscrivere un procedimento disciplinare a carico dI Schwazer. La Procura ha richiesto al Tribunale Nazionale Antidoping del Coni la sospensione immediata dell'atleta da ogni attività agonistica. Uno choc, quello di Schwazer, che ha lasciato il segno. Perché Schwazer è, ma ormai è meglio dire "era", un atleta da portare a simbolo, a esempio, per costanza, tenacia, qualità. Un esempio, appunto. E adesso, con Schwazer chiuso in casa a Calice, una piccola frazione di Racines, tutto è svanito dopo la positività all'Epo, l'ammissione dell'atleta, la cacciata da Londra 2012, la condanna da tutto il mondo dello sport italiano. C'è di più. Su Schwazer c'era un'inchiesta in corso, l'olimpionico era chiacchierato. E puntualmente è stato preso in castagna. L'esame antidoping costato l'Olimpiade non è stato una casualità.

CONTROLLO MIRATO — Quello di Schwazer è stato un controllo a tutti gli effetti "mirato". Il nome del campione olimpico della 50 km di Pechino figura nelle carte delle diverse triangolazioni Interpol-magistrature dei singoli Paesi-Autorità mondiale antidoping. Un lavoro di intelligence nato su'inchiesta della della Procura della Repubblica di Padova e dall'inchiesta che ruota intorno alla figura del medico Michele Ferrari, la cui frequentazione è di fatto costata, pure in forma non ufficiosa perché si è trattato di una mancata convocazione e non di una sanzione, a Filippo Pozzato la partecipazione a questi Giochi. "Sono stato trasparente - il commento del ciclista veneto - . Mi hanno negato un sogno e ciò mi ha fatto male. Schwazer? È una sconfitta per lo sport".


LISTA SOSPETTA — Ci sarebbe una lista di atleti che frequenterebbero Ferrari e in questa lista emergerebbe il nome di Schwazer (che non sarebbe l'unico degli azzurri olimpici a intrattenere rapporti di collaborazione con il medico). Il controllo a sorpresa sarebbe stato dunque figlio della raccolta di queste informazioni, coordinata dall'unità speciale che ha sede all'Interpol di Lione. Arricchita anche dal fatto che Schwazer, prima della Germania, aveva trascorso un lungo periodo di allenamento a Saint Moritz, proprio una delle mete abituali di Ferrari. E allora ecco le visite a sorpresa degli ispettori, agevolate dall'archivio del sistema Williams che consente di accedere ai dati sulla reperibilità degli atleti monitorati dalle rispettive federazioni internazionali per il passaporto biologico. Passaporto biologico che, insieme al lavoro di "intelligence" citato dal presidente della Wada, sta quasi soppiantando i tradizionali esami per i primi dell'ordine d'arrivo.

DA SOLO? — Per questo motivo Schwazer deve chiarire ancora molto. Stona non poco la sua ammissione con la frase "ho fatto tutto da solo". Non convince del tutto. Non è finita qui.

PADRE DISPERATO — Il padre di Alex, Josef Schwazer, è distrutto e si prende le sue responsabilità: "Le responsabilità sono mie, perché se si vede un figlio, che durante tutto l'anno è stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli. L'ultima volta che è partito da qui - racconta davanti alla casa di famiglia con una voce rotta dal pianto - era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere gli altri. E' stata al 100% la prima volta che ha fatto uso di queste sostanze. Per fortuna ha fatto solo questo. Si è liberato. Così non poteva andare avanti. Spero che adesso possa condurre una vita normale. Mio figlio psicologicamente non reggeva più. Si era chiuso in se stesso. Si allenava da solo. Spero di poter rimediare agli errori che ho fatto con lui. Per Alex oggi non è il giorno più brutto, il peggiore è quello che verrà. Ripeto, la colpa è mia. Nei momenti difficili serve un padre che riesca a stare vicino ad un figlio. Per questo chiedo perdono ad Alex. Tireremo avanti. Ma ha una fidanzata speciale che gli sta accanto. Grazie a Carolina (la pattinatrice Kostner, ndr.), grazie a Michele (Didoni, il suo allenatore, ndr.)".

"COME PANTANI" — E c'è anche chi si preoccupa del futuro e della salute del marciatore italiano. Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'universitá di Chieti, dice "Schwazer va protetto come uomo dalla famiglia della Federazione di atletica e del Coni, che devono fare una severa distinzione tra l'uomo e l'atleta. Condannando il secondo, ma proteggendo il primo in questa fase delicata. Altrimenti si rischia una deriva come nel caso di un altro famoso campione, Marco Pantani. In Schwazer c'era il terrore di non potersi riconfermare porta l'atleta a superare ogni limite sportivo e morale. Una sorta di corto circuito, e si sceglie la via del doping sperando di raggiungere l'obiettivo: la confessione immediata, però fa sperare in un tipo di evoluzione della vicenda diversa da altri tragici finali a cui abbiamo assistito in passato".

Gasport

Fonte: gazzetta
[Modificato da binariomorto 07/08/2012 16:58]
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