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Pantani, le indagini si riaprono a 10 anni dalla morte: omicidio volontario

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2014 12:47
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03/08/2014 12:47

Mistero Pantani, 10 anni dopo la morte del Pirata riaperto il caso: "Non si suicidò".

Pm indagano su omicidio con alterazione di cadavere e luoghi



Si indaga per omicidio nella morte di Marco Pantani, il campione di Cesenatico trovato privo di vita nella camera del residence 'Le Rose' a Rimini la sera di San Valentino di dieci anni fa, 14 febbraio 2004. I genitori non hanno mai creduto all'ipotesi del suicidio, la mamma Tonina Belletti lo ha ribadito in tante circostanze e interviste, ha presentato esposti assistita dall'avvocato Antonio De Rensis, e ora la Procura ha riaperto il caso. L'ipotesi è che il 'Pirata' non sia deceduto "come conseguenza accidentale di overdose", come fu stabilito in origine, ma che sia stato ammazzato. In particolare a persuadere il procuratore capo Paolo Giovagnoli sarebbe la perizia medico legale eseguita per conto della famiglia dal professor Francesco Maria Avato: "Le ferite sul corpo di Marco Pantani - scrive, secondo quanto riporta la Repubblica - non sono autoprocurate, ma opera di terzi".

La Gazzetta dello Sport rileva che il campione, vincitore di Giro d'Italia e Tour de France nel '98, sarebbe stato picchiato e costretto a bere la cocaina mentre era nella propria stanza d'albergo; le grandi quantità di stupefacente trovate nel suo corpo si possono assumere solo se diluite in acqua. La nuova ipotesi della Procura, a quanto trapela, sarebbe quella di 'omicidio con alterazione del cadavere e dei luoghi'. Il fascicolo dell'indagine bis, su cui vige un riserbo assoluto, è stato affidato al pm Elisa Milocco; è stato iscritto nel registro delle notizie di reato e al momento non ci sono indagati. "Sulla morte di Marco ho ancora tanti dubbi che vorrei fossero chiariti", aveva detto la mamma in una recente intervista. "Ho letto i faldoni del Tribunale e ci sono scritte cose non vere. Marco non era solo nel residence; con lui potevano esserci più persone. Ha chiamato i carabinieri, parlando di persone che gli davano fastidio, e dopo un'ora è stato trovato morto.

Nella sua stanza sono stati trovati alcuni giubbotti che aveva lasciato a Milano, dal momento che, quando era arrivato in quell'albergo, non aveva bagaglio. Chiedo la riapertura del processo perché voglio spiegazioni, ricevere risposte. Secondo me Marco aveva pestato i piedi a qualcuno, perché lui quello che pensava diceva: parlava di doping, diceva che il doping esiste". "Marco non tornerà mai - aggiungeva, tutt'altro che rassegnata - ma io aspetto ancora la verità, su Rimini come su Madonna di Campiglio". Il 10 novembre di tre anni fa la Cassazione aveva assolto "perché il fatto non costituisce reato" il presunto pusher di Pantani, imputato di averne provocato la morte con la vendita di cocaina purissima.



La madre: "16 anni fa il Tour, ora caso riaperto per omicidio" - "Sedici anni fa, 2 agosto Marco vinceva il Tour e quest'anno, a 10 anni della sua morte, mentre Cesenatico festeggiava la sua notte gialla non più dedicata a lui vi dò una notizia. A tutti i tifosi e a quelli che hanno creduto e voluto bene al mio Marco,il caso è aperto per omicidio". Così su Fb la mamma del Pirata, Tonina.

Il messaggio, in riferimento alla decisione della Procura di Rimini di avviare una nuova inchiesta sulla morte del campione romagnolo, è stato scritto nella notte, circa sette ore fa. Nel giro di poche ore al messaggio sono stati aggiunti 640 'Mi piace', una ottantina di condivisioni e un centinaio di commenti, nella maggior parte di speranza per la soluzione del caso e di incoraggiamento alla famiglia.

Procura Rimini, indagine è atto dovuto - "Abbiamo appena ricevuto le carte presentate dai familiari e aperto un'indagine. E' un atto dovuto quando arriva un esposto-denuncia per omicidio volontario. Leggeremo le carte, se ci sarà l'esigenza di indagini chiederemo al Gip". Così all'ANSA il procuratore Paolo Giovagnoli sulla riapertura dell'inchiesta sulla morte di Pantani.

Su cadavere Pantani ipostasi a volto, torace, gambe - Il cadavere di Marco Pantani fu trovato la sera del 14 febbraio 2004 nella camera da letto, su piano rialzato, in un appartamento al quinto piano del residence ''Le Rose'' di Rimini. La salma, presenti ufficiali di polizia giudiziaria, fu ispezionata da un medico della Asl di Rimini. Secondo quanto risulta in atti giudiziari, il cadavere era ''prono, sul pavimento, al lato destro del letto''; presentava ''vistose macchie ipostatiche sul volto, sul torace e sulle gambe''. Il medico legale rilevo' ''lievi escoriazioni sul capo, uscita di sostanza ematica dalle narici'', conseguenza della ''probabile lesione del setto nasale''. Il cadavere presentava, inoltre, alcuni particolari, descritti nei verbali della polizia: ''un tatuaggio raffigurante un diavoletti di colore rosso con forcone e una nuvoletta sul braccio destro; un tatuaggio raffigurante una faccia e una rosa sulla regione pettorale sinistra''. Una ''vistosa chiazza di sostanza presumibilmente ematica'', infine, fu rilevata ''sul pavimento, in corrispondenza del volto del cadavere''.

Fonte: ANSA
oops
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