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Campionato di calcio Serie A stagione 2023/2024 di SEXY FORUM

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2024 17:28
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27/09/2023 22:39

Okafor e Loftus-Cheek, primi squilli.
E il Milan cala il tris a Cagliari

I rossoneri si sbarazzano 3-1 dei sardi e
scavalcano di nuovo la Juve: a segno anche Tomori


Luca Bianchin


Il Milan manda un messaggio in bottiglia da Cagliari: “Dite all’Inter che per lo scudetto ci sono anche io”. Sottotitolo, scritto in piccolo ma non troppo: “Pioli ha una squadra vera, più completa di un anno fa”. Il Milan ha fatto ampio turnover e ha vinto 3-1 alla Unipol Domus: vantaggio di Luvumbo, poi Okafor, Tomori e nel secondo tempo Loftus-Cheek. Non sfuggirà che due gol sono inediti: Okafor e Loftus-Cheek non avevano mai segnato in Italia (Okafor non esultava da novembre…) e questo, per un Milan legato a Giroud e Leao, è fondamentale. Soprattutto, Pioli ha avuto risposte da molti nuovi: Adli, Chukwueze, Musah, Sportiello. Non è stato un Milan al di sopra di ogni sospetto – sotto 1-0 ha tremato – ma è piaciuto per personalità, decisione e qualità individuali: Pulisic che entra in due dei tre gol, Reijnders tra i migliori, Tomori ancora molto positivo, un gran gol di Loftus-Cheek. E dire che il Cagliari era andato in vantaggio…

I QUATTRO GOL — E allora, vediamo i gol. Al minuto 29 Luvumbo vince un contrasto con Adli, che non reagisce e lo perde. Nandez è bravo a trovarlo e Luvumbo calcia forte, ma forte davvero. Sportiello alza le mani come per dire, “mi arrendo”. Il Milan pareggia al 40’ e deve ringraziare Radunovic. Pulisic va via a Zappa e crossa basso, una palla innocua che il portiere del Cagliari, con una respinta in tuffo, trasforma in un assist per Okafor, fin lì tra spento e deludente. Un pareggio che lancia il sorpasso, arrivato nel recupero del primo tempo. Angolo di Adli, schema che libera Reijnders, cross forte dell’olandese. A quel punto, è questione di reattività e fortuna: Tomori è deciso, brucia Hatzidiakos e mette in porta. Resta il 3-1, nato da un contropiede Milan in cui Pulisic ha controllato e liberato al limite Loftus-Cheek, bravo a calciare forte da fuori area, nell’ultimo centimetro prima del palo.

LA PARTITA — Pioli ha cominciato con Chukwueze-Okafor-Pulisic davanti e ha dato fiducia ad Adli a play. Tutto atteso, anche il copione: Cagliari dietro, pronto a ripartire, Milan con la palla. Sì, ma partita divertente o noiosa? Divertente, con occasioni. Subito un tiro di Reijnders, poi Florenzi, al 9’ già la terza occasione per il Milan, una palla di Reijnders per Okafor. E ancora, due chance per Loftus-Cheek prima che comincino a piovere gol: Luvumbo al 29’, Okafor al 40’, Tomori al 46’. Il Milan ha vissuto il momento più difficile quando è andato sotto: appena prima del pareggio, ha traballato e tremato per un tiro da lontano di Sulemana, nato da una persa di Theo. L’errore di Radunovic però ha cambiato la partita e conta relativamente che il portiere del Cagliari abbia fatto un miracolo nell’ultima azione del primo tempo: volo all’incrocio su tiro di Hernandez. Il secondo tempo così è stato differente, un po’ perché il Cagliari si è messo 4-4-2 (dentro Oristanio per Wieteska), un po’ perché Loftus-Cheek dopo 14 minuti ha fatto 3-1 mettendo la partita in discesa per Pioli. Da lì in poi, sono stati cambi, palleggio del Milan, un tiro di Oristanio respinto. Non granché.

MILAN CORAGGIOSO — Alla fine, bilancio. Il nuovo Milan, con necessario turnover, ha convinto. Senza Leao e Giroud, è nata una democrazia in cui tutti a turno – Reijnders, Adli, Loftus-Cheek, Chukwueze, Pulisic – possono provare la giocata. E la provano. Adli è stato… tutto Adli in un pomeriggio. Sul gol del Cagliari ha mostrato i limiti di attitudine difensiva ma per 58 minuti ha guidato il Milan con idee e personalità, facilitato dal fatto che il Cagliari si è abbassato e ha lasciato giocare. Nel bene e nel male, è il giocatore più lontano possibile da Krunic (ma si sapeva). Poi, certo, le variazioni. Pioli sul 2-1, quando il Cagliari spingeva, si è giocato Pobega e Musah per dare fisico e intensità… e Loftus-Cheek gli ha dato in fretta ragione. Leao è entrato negli ultimi 20 minuti e ha combinato poco. Insomma, bene quasi tutto, compreso il riposo totale per Giroud, rimasto in panchina fino alla fine. In vista di Lazio e Borussia, farà comodo.

CAGLIARI, SOLO LUVUMBO — Ranieri invece ha sorpreso con un Cagliari particolare, un 4-5-1 in cui Luvumbo partiva da destra per diventare un secondo attaccante, mentre Nandez giocava a sinistra, non a destra come da abitudine. Strano. Ha funzionato a tratti, perché Luvumbo ha dato spesso fastidio ma il Diavolo, da proverbio, si è insinuato nei dettagli: l’errore di Radunovic, il calcio piazzato del 2-1, un raro contropiede concesso a Pulisic. Preoccupa che la squadra sia calata nel secondo tempo e abbia dato fastidio a Sportiello solo a tre minuti dalla fine con un tiro di Oristanio. La sentenza è semplice ma chiara: in attacco oltre a Luvumbo – l’unico che calcia, l’unico che segna – è tutto buio.

Fonte: Gazzetta dello Sport
oops
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